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La donna violentata 9 anni fa da Borgese: “Pericoloso e vigliacco, che hanno fatto per riabilitarlo?”

Simone Borgese aveva già abusato di due donne nove anni fa ed era stato condannato a sette anni di carcere. “Si parla tanto di reprimere i reati di genere, e poi non si pone il problema che quando la pena è stata scontata, questi soggetti non sono per niente recuperati e tornano a violare i più deboli”.
A cura di Natascia Grbic
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Simone Borgese è stato arrestato. L'uomo, che aveva già scontato sette anni per stupro, è adesso di nuovo in carcere per aver violentato una studentessa di ventisei anni. Sarebbero almeno tre le donne abusate dal 39enne in questi anni, di cui due nello stesso giorno a distanza di anni. Se sia un caso o una precisa scelta dell'uomo, è da chiarire.

Dopo la denuncia della studentessa, Sara (nome di fantasia, ndr) ha inviato una lettera a la Repubblica tramite il suo avvocato. Lei è stata violentata da Borgese nel 2015: era a bordo del suo taxi quando l'uomo, che l'aveva chiamata per una corsa, l'ha costretta ad accostare in una strada isolata. Lì ha abusato di lei, rubandole poi anche settanta euro. La donna lo denunciò, e al termine di serrate indagini il 39enne era stato arrestato. Quando le sue foto finirono sui giornali, fu riconosciuto da un'altra ragazza: una 17enne che era stata abusata in ascensore, proprio da Borgese. L'uomo fu condannato per entrambe le violenze, e ricevette una pena di sette anni di carcere.

Sara, la prima vittima accertata di Borgese, tramite il suo avvocato Cristian Malaguti ha scritto che avrebbe "bisogno di risposte, vorrei sapere perché quella persona che mi ha fatto male nel profondo non è in carcere, perché nonostante la mia denuncia, il processo e la condanna in più gradi di giudizio ha potuto reiterare il reato, vorrei sapere cosa è stato fatto durante il periodo della detenzione (oltre al laboratorio di teatro) per ‘riabilitarlo‘, vorrei sapere se la perizia psichiatrica può esser fatta solo per stabilire eventuale incapacità di intendere e di volere od anche per stabilire che è un soggetto pericoloso".

"Perché di questo si tratta, è pericoloso e vigliacco, magari a causa della sua infanzia difficile (ovviamente non vuole essere un tentativo di trovare per lui una giustificazione) e tutto quello che è successo non lo ha fermato. Quindi ciò che vorrei è la garanzia che sia messo nella condizione di non poter far più del male a nessuno".

"Non so se posso averla questa garanzia, dalle istituzioni, dai giudici, dalle forze dell’ordine e dalla politica che parla tanto di reprimere i reati di genere, e poi non si pone il problema che quando la pena è stata scontata, questi soggetti non sono per niente recuperati e tornano a violare i più deboli. Non mi pento di aver denunciato quella persona, anche se non è stato facile sostenere il processo. Oggi sono molto amareggiata e scossa. Questo è quello che penso, però spero che prima o poi riuscirò a scorgere qualcosa di utile da poter dire. Questo è quello che ora sono in grado di dire. Nulla più".

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