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Studentesse d’Arte denunciano: “Invitate a posare nude, l’organizzatore si spogliava con noi”

Fanpage.it racconta l’esperienza di alcune studentesse d’Arte, che si sono allontanate da un gruppo privato ‘ambiguo’ di sessioni di nudo dal vivo: “Rivolgetevi sempre a professionisti”.
A cura di Alessia Rabbai
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Un gruppo privato di disegno dal vero con sessioni di nudo, organizzato da un uomo dall'identità ‘misteriosa' a capo di un'associazione che si dichiara femminista, ma che esclude le donne trans e di cui non è chiaro il nome. Alcune studentesse d'Arte di età compresa tra i diciotto e i trent'anni descrivono a Fanpage.it quello che appare come una sorta di ‘circolo esclusivo' che hanno definito ‘dai caratteri ambigui'.

Solitamente le sessioni di nudo di disegno dal vero, spiega un'insegnante e disegnatrice di fama internazionale, vengono organizzate da scuole, associazioni, studi di artisti in luoghi pubblici, oppure da privati, che però sono obbligati a fornire informazioni trasparenti. Sono aperte a tutti, senza distinzione di genere. Le modelle che posano nude sono professioniste e gli incontri a pagamento. La finalità è quella artistica e soprattutto le partecipanti non devono sentirsi a disagio.

Alcune studentesse che hanno partecipato a questo gruppo privato hanno invece raccontato di essersi imbattute in una realtà ‘insolita e ambigua', dalla quale hanno dopo pochi incontri preso le distanze, perché non si sentivano sicure. "L'organizzatore degli incontri è un uomo sulla cinquantina, che dice di essere a capo di un Meetup, che promuove la body positivity, però non accetta uomini né donne trans, facendone una questione di sicurezza per le ragazze".

Una motivazione alla quale le studentesse, spiegano, non hanno creduto e che anzi, le ha rese sospettose. Le sessioni di questo gruppo privato si svolgono solo d'estate, mentre d'inverno vengono raccolti i soldi per organizzare le classi: una quindicina di giorni tra giugno e agosto. Le location cambiano di volta in volta e sono appartamenti in affitto al centro di Roma. "L'aspetto che ci ha fatto capire che qualcosa non quadra oltre al fatto che è strano che incontri di questo tipo siano gratuiti è che le studentesse venivano invitate a posare loro stesse nude e che l'organizzatore posava nudo con loro".

Le studentesse chiariscono che non sono a conoscenza di episodi di presunte molestie, tuttavia non si sono sentite a loro agio nel gruppo e hanno iniziato a fare domande per chiedere chiarimenti: "L'organizzatore ci ha risposto in maniera fredda, senza darci spiegazioni, ci ha cancellate dalle chat". Ora le ragazze reduci da questa esperienza vogliono mettere in guardia altre studentesse di fare attenzione, a non fidarsi di persone che si improvvisano, attirando anche con formule ‘gratuite' per incontri i cui contorni sono poco chiari, ma di rivolgersi sempre e solo a professionisti.

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