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La denuncia di Elena: “A Roma se sei disabile prendere un taxi è impossibile”

Elena, ventinove anni, ha posto l’attenzione sull’urgenza in una città come Roma di rendere collegamenti a misura di tutti e di sesibilizzare sull’importanza dell’autonomia negli spostamenti per le persone disabili, che troppo spesso vengono ostacolate da barriere architettoniche e servizi non idonei.
A cura di Alessia Rabbai
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"A Roma se sei una persona disabile e devi prendere un taxi all'ultimo momento non puoi farlo, perché devi prenotarti con un giorno anticipo". È la denuncia di Elena, una ragazza di ventinove anni che per spostarsi usa la carrozzina. Lo scorso fine settimana ha preso un treno Italo da Bologna insieme alla coinquilina Margherita per raggiungere la Capitale in occasione del Disability Pride, una manifestazione per fare informazione sul come approcciarsi alla disabilità in modo nuovo e a 360 gradi, con conferenze, visione di film ed altri eventi, che si conclude con una parata a Piazza del Popolo. Come relatrici hanno parlato del progetto Indi Mates sull'indipendenza delle persone disabili, raccontando la loro storia di aiuto e sostegno reciproco, le ragazze condividono un appartamento.

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Elena è arrrivata a Roma Termini senza problemi, ma una volta in città è iniziata la sfida di spostarsi autonomamente. "Domenica dovevo raggiungere casa di un amico che ci ospitava, ma con i mezzi pubblici ci avrei messo un'ora. Ho deciso sul momento di prendere un taxi, così ho chiamato e ho chiesto un mezzo attrezzato con pedana. Mi sono sentita rispondere più volte che avrei dovuto organizzarmi prima e prenotarlo con un giorno d'anticipo. Mi sembra una cosa assurda, perché non sempre è possibile programmare gli spostamenti. Anche le persone disabili infatti, come le normodotate possono avere imprevisti, cambi all'ultimo momento. Cosa dobbiamo fare, rimanere per strada?". Il taxi attrezzato ha la forma di un furgoncino con uno sportello posteriore e una pedana attraverso la quale il passeggero può accedere e una volta dentro l'autista assicura la carrozzina con delle cinture.

"Prendere un taxi a Roma per un disabile è impossibile"

Una denuncia quella di Elena che pone l'attenzione sull'urgenza di rendere collegamenti in una città come quella di Roma a misura di tutti, e allo stesso tempo di sensibilizzare sull'importanza dell'autonomia negli spostamenti per le persone disabili, che troppo spesso vengono ostacolate da barriere architettoniche e servizi non idonei e che rendono la loro vita impossibile. "Anche quando il servizio taxi potenzialmente ti dice che può mandarti una macchina subito, non è facile farlo arrivare, perché richiederlonon è una cosa intuitiva. C'è una trafila: ti chiedono che tipologia di pedana vuoi, quanto sei alta in carrozzina, e altre informazioni che la persona spesso non sa e se non le fornisci non ti mandano il mezzo. Ciò che chiediamo è semplice: che ci venga reso un servizio come tutti".

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