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La denuncia di Caterina: “Molestata da un medico in ospedale a Roma, non deve accadere più a nessuna”

Molestata da un medico durante una visita dermatologica: questa la denuncia di Caterina, che si è rivolta a un noto ospedale romano per un controllo. “Vorrei che altre possano sentirsi libere di alzare la mano e dire ‘anche io ho vissuto la stessa cosa’”.
A cura di Natascia Grbic
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"Voglio fare qualcosa affinché non succeda più a nessuna. Perché non credo che il mio sia un episodio isolato, e non voglio che ci sia un'altra Caterina in quell'ospedale che subisce le stesse cose". Caterina (il nome è di fantasia, ndr) è una donna che vive a Roma e che è stata molestata in un noto ospedale della capitale. Ha deciso di rendere pubblica la sua storia per aiutare altre donne e far capire loro che non sono sole. Si è rivolta a un'associazione che si occupa di violenza contro le donne, Scarpetta Rossa, e ai carabinieri, per denunciare quanto accaduto. "Vorrei che altre possano sentirsi libere di alzare la mano e dire ‘anche io ho vissuto la stessa cosa'".

Ma facciamo un passo indietro. Caterina si è rivolta a un noto ospedale di Roma per un controllo dermatologico. "Ero stesa sul lettino in reggiseno, con indosso solo i jeans – ci racconta -. Mentre lo specializzando mi stava visitando è entrato un altro medico che non conoscevo. Mi si è avvicinato, mi ha toccato la spalla ed esclamato ‘Che figa‘. Poi è uscito, come se nulla fosse". Caterina è rimasta di sasso: era la prima volta che le capitava una cosa del genere. "Sul momento non ho saputo cosa dire, ero sconvolta. Lo specializzando che mi stava visitando era mortificato, mi ha chiesto scusa a nome del medico. Da come si è espresso mi è sembrato di capire non fosse la prima volta che quel dottore si comportava in questo modo".

Sul momento Caterina non è riuscita ad aprire bocca, tanta è stata la sorpresa per quello che è accaduto. "Penso che nessuno si immagini possa accadere una cosa del genere mentre stai facendo una visita, in un momento in cui sei preoccupata per la tua salute", aggiunge. "Quando mi sono ripresa dallo stupore ho fatto presente allo specializzando che avrei scritto all'ospedale raccontando quello che era appena accaduto. Poco dopo, uscita dallo studio, mi è arrivata una chiamata sul cellulare: era il medico che mi aveva molestata. Mi ha detto che si era sbagliato, aveva fatto quella battuta credendo fossi un'altra persona. Molto probabilmente lo avevano informato del fatto che non avrei lasciato correre".

Caterina ha mandato una mail all'ospedale raccontando l'accaduto, ma la risposta ricevuta non era quello che si aspettava. "Mi hanno risposto dicendo che avrebbero avviato un'indagine interna ma confermando la versione del medico, ossia che si era trattato un disguido e che mi aveva scambiato per un'altra persona. Capendo che non avrei risolto nulla mi sono rivolta a Scarpetta Rossa e poi ai carabinieri".

"Stiamo facendo delle verifiche per verificare che l'ospedale abbia effettivamente avviato un'indagine interna per appurare il comportamento del medico, nel frattempo abbiamo già depositato una prima denuncia", ha dichiarato a Fanpage.it l'avvocata di Caterina. "È assurdo che una donna si rechi in ospedale perché deve fare delle verifiche sul suo stato di salute e incappi in queste situazioni spiacevoli che si pensa siano rare, ma invece sono quotidiane e avvengono spesso".

"Quello che è successo a Caterina non deve accadere mai più – dichiara Gualtiero Nicolini, responsabile progetti e sviluppo di Scarpetta Rossa -. Speriamo che quello che le sia accaduto sia un apripista per aiutare altre che si siano trovate nella stessa situazione e subito molestie. Lanciamo un appello a tutte le donne vittime di violenza: chiedete aiuto. Ci sono tantissime associazioni e strutture che possono aiutare in questi casi e che vi possono tendere una mano. Non siete sole".

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