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La denuncia di Alessandro Gassman da Trastevere: “Il vicolo è ridotto a una latrina”

L’attore ha condiviso su Twitter l’immagine di un vicolo del centro storico pieno di rifiuti denunciando i problemi con la nettezza urbana. Alessandro Gassman è impegnato da molti anni nella difesa dell’ambiente. Nel 2015 lanciò l’appello #Romasonoio contro il degrado urbano, invitando i cittadini a pulire la città.
A cura di Paola Palazzo
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Non si ferma la battaglia di Alessandro Gassman per l'ambiente. L'attore denuncia ancora una volta tramite il suo profilo Twitter la quantità di rifiuti che sommerge la Capitale. "Roma, centro storico. Una città non si sporca da sola. Non c’è più amore per questa città. Ci sono da decenni problemi gravi con la nettezza urbana, ma vivere in un vicolo ridotto a latrina, senza intervenire o chiedere aiuto, si chiama menefreghismo. Roma siamo noi". Il messaggio, scritto nel giorno di Pasquetta, è accompagnato da una foto che parla da sé: carte e rifiuti vari gettati in una stradina del centro storico della città. Il Tweet è diventato subito virale ed è stato citato e condiviso anche da altri personaggi del mondo dello spettacolo come Fiorella Mannoia che ha commentato: "Povera Roma nostra".

L'impegno per l'ambiente di Alessandro Gassman

Non è la prima volta che Alessandro Gassman sfrutta i social per lanciare appelli in difesa dell'ambiante e soprattutto della sua città, Roma. L'ha fatto nel 2015 con l'iniziativa #Romasonoio: invitò i cittadini ad armarsi di scopa, raccoglitore e busta per ripulire "ognuno il proprio angoletto della città". Anche in quel caso l'appello ebbe un grande seguito tanto da ricevere il plauso del sindaco Ignazio Marino. Ogni giorno l'attore romano dimostra il suo impegno per problemi di incuria e sporcizia nella Capitale. Sempre lo scorso 5 aprile, poco prima di fotografare quel vicolo degradato, aveva condiviso uno scatto della Quercia situata nell'omonima piazza romana. Un'altro tema su cui in passato si è consumata una battaglia. Nel 2017, dopo appena un anno dalla sua piantagione, l'albero versava in condizioni pietose e sembrava fosse morto. Anche in quel caso Gassman denunciò sui social lo stato di abbandono della quercia.

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