La denuncia dei lavoratori degli hotel romani: “Pandemia come scusa per licenziarci”
La crisi provocata dalla pandemia sta avendo ripercussioni sugli hotel romani. Prenotazioni cancellate, camere vuote e tante spese hanno generato conseguenze sia sui gestori delle strutture ricettive della Capitale che sui lavoratori, molti dei quali ad oggi si trovano senza lavoro. Fanpage.it ha raccolto la denuncia dei dipendenti degli hotel Majestic e Sheraton, le cui aziende hanno intenzione di avviare le procedure di licenziamento collettivo rispettivamente per 47 e 164 lavoratori, che si sono trovati davanti "un muro" senza possibilità di dialogo. "Il primo gennaio abbiamo ricevuto una comunicazione riguardante l'apertura di mobilità, che avrà un percorso di 75 giorni con il quale si dovrebbero trovare teoricamente delle soluzioni – spiega Mauro, un lavoratore dello Sheraton – ci hanno detto chiaramente di non voler usufruire di altre condizioni che potrebbero invece venirci in contro, come gli ammortizzatori sociali".
"Vendono le mura e mandano a casa i dipendenti"
A trovarsi di fronte alla stessa situazione sono i colleghi del lussoso e centrale hotel di via Vittorio Veneto "abbiamo ricevuto la lettera di licenziamento collettivo il 2 gennaio – spiega Domenico, che lavora per il Majestic da vent'anni – loro vendono le mura e noi andiamo a casa".
"Filcams Cgil: "Pandemia usata come scusa"
Oggi è venuta meno l'impossibilità di procedere alle riorganizzazioni – spiega Stefano Chiaraluce di Filcams Cgil – qualcuno nel settore ha pensato di poter utilizzare la pandemia come fuga in avanti, come scusa per ristrutturare e riorganizzare completamente il proprio modello di gestione, ma non si fanno i conti con la vita delle persone".
Di Alessia Rabbai e Simona Berterame