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La Cassazione respinge il ricorso di Giuliano Castellino che resta un “sorvegliato speciale”

La Cassazione ha respinto il ricorso di Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova: resterà per tre anni “sorvegliato speciale” con obbligo di soggiorno a Roma.
A cura di Beatrice Tominic
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Giuliano Castellino
Giuliano Castellino

Lo ha confermato la Cassazione: Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova che ha guidato l'assalto alla Cgil nell'ottobre 2021, resta un "sorvegliato speciale". Secondo quanto si legge nelle motivazioni, sussistono "tutti i requisiti per l'adozione della misura di prevenzione" della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di tre anni con obbligo di soggiorno nella capitale. Le motivazioni che hanno portato a questa decisioni sono la "persistente condizione di rifiuto delle norme di convivenza civile" e la sua "pericolosità sociale" è "attuale", riscontrate già a partire dall'anno 2003.

La Cassazione blocca il ricorso di Giuliano Castellino

La decisione è stata presa dalla Suprema Corte, respingendo il ricorso della difesa di Castellino presentato a seguito del decreto della Corte di Appello emesso a Roma nel giugno 2021, su proposta del questore Carmine Esposito di qualche mese prima, nel gennaio dello stesso anno. In quell'occasione veniva confermato nei confronti di Giuliano Castellino il provvedimento della misura di sorveglianza speciale già disposta dal questore dopo le manifestazioni non autorizzate no mask.

Giuliano Castellino, leader dell'estrema destra romana, più volte si è reso protagonista delle proteste contro le misure di prevenzione sanitaria previste nel periodo di covid 19: nell'ottobre 2020, quasi due anni fa esatti, lo stesso Castellino ha guidato una manifestazione di estrema destra culminata con scontri con le forze dell'ordine a piazza del Popolo, in pieno centro della capitale.

Castellino l'anno dopo è tornato alla ribalta nelle cronache nazionali per l'assalto alla Cgil del 13 ottobre 2021, quando la sede del sindacato è stata completamente devastata. Quell'episodio, inoltre, gli è costato un arresto: con lui anche Roberto Fiore.

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