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La casa a Campo de’ Fiori, Invitalia: chi è Gabriele Visco, figlio del ministro arrestato per corruzione

Gabriele Visco è il figlio dell’ex ministro delle Finanze arrestato con l’accusa di corruzione. Ha lavorato per Telecom, poi nel 2007 è arrivato a Invitalia, ma è stato licenziato un anno fa.
A cura di Natascia Grbic
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Cinquantadue anni, un passato lavorativo tra Telecom e Invitalia: Gabriele Visco è il figlio dell'ex ministro delle Finanze Vincenzo arrestato questa mattina insieme ad altre tre persone con l'accusa di corruzione. Al centro dell'inchiesta della Guardia di Finanza, appalti e assunzioni pilotate, oltre alle presunte consulenze affidate a persone amiche per centinaia di migliaia di euro. Visco si trova in questo momento ai domiciliari: il padre, saputo dell'arresto, si è detto sorpreso di quanto accaduto. "Non ho nessuna informazione. Non sono in grado di valutare. Domani parlerò con gli avvocati perché non ne so assolutamente nulla. Sono rimasto assolutamente sorpreso", ha dichiarato Visco senior a LaPresse.

Se il padre è più conosciuto, Visco junior non è da meno. Anni fa il suo nome venne alla ribalta delle cronache nazionali dopo essere stato accusato di aver comprato una casa da 155 metri quadrati a Campo de' Fiori per un prezzo ‘stracciato' per quello che era il valore di mercato: 900mila euro, in una zona di Roma dove le abitazioni valgono molto di più. Gabriele Visco ha sempre respinto le accuse, dicendo di aver acquistato l'abitazione secondo le regole. "L'appartamento in via Monte della Farina – prosegue Visco – mi è stato regolarmente aggiudicato, avendo presentato la migliore offerta. Al momento dell'acquisto, peraltro, l'appartamento era anche occupato. Lo stravolgimento e la strumentalizzazione di questa vicenda del tutto trasparente e lineare sono dunque completamente gratuiti ed infondati", aveva dichiarato.

Il curriculum di Gabriele Visco è consultabile online: una pagina scarsa, con un'esperienza lavorativa divisa tra Usa e Italia. Dal 1997 al 2000 è stato "responsabile progetti speciali legati al lancio nuova start-up telefonica" per la Clarion Connect Group, negli Stati Uniti. Dal 2001 al 2007 ha lavorato per Telecom Italia, per poi approdare a Invitalia, società governativa partecipata interamente dal Ministero dell'economia e delle finanze. Ad aprile 2023 Visco è stato licenziato dall'azienda: i motivi, a oggi, non sono ancora chiari.

Secondo quanto scritto dal giudice delle indagini preliminari nell'ordinanza, Gabriele Visco aspirava a una ‘posizione apicale' in Invitalia non sentendosi ‘adeguatamente valorizzato'. Ha quindi "ottenuto la promessa da Pierluigi Fioretti un interessamento verso politici di sua conoscenza". "Sono state intercettate più conversazioni dalle quali emergono in modo chiaro le ulteriori e pressanti richieste di Visco che, seppur diversamente modulate, sono finalizzate a conseguire sia utilità in denaro (alle quali fa riferimento chiedendo allusivamente all'imprenditore di portargli ‘la pasta') sia miglioramenti della propria posizione lavorativa".

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