La Capitale dei topi, a Roma sono 10 milioni: il caldo ne aumenta il numero e il rischio malattie
Dieci milioni di topi, 3,5 per ogni abitante di Roma. Una presenza già nutrita che, combinata al caldo torrido di questi giorni, favorisce l'ulteriore proliferazione dei roditori, con conseguenti rischi igienico-sanitari per i cittadini.
L'allarme è stato lanciato dalla Società Italiana di Medicina Ambientale, Sima, che avverto in merito ai rischi legati alle temperature estreme: "Uno studio condotto lo scorso anno da ricercatori di Stati Uniti e Canada ha dimostrato come l'aumento delle temperature e gli inverni più miti abbiano un effetto diretto sulla proliferazione dei roditori nelle aree urbane. I topi sono infatti animali che non resistono alle basse temperature, mentre si moltiplicano in presenza di condizioni favorevoli come il forte caldo", ha spiegato il presidente Alessandro Miani.
Non solo: i rifiuti lasciati sotto al sole accanto ai cassonetti o davanti alle abitazioni accelerano, soprattutto con questo caldo, il processo di decomposizione e questo attira i roditori, che escono allo scoperto alla ricerca di cibo e acqua. Questo fattore, ovviamente, "incrementa le occasioni di contatto tra esseri umani e roditori".
Il rischio del contatto tra umani e topi è di tipo igienico-sanitario. Sono infatti 40 le patologie che possono essere trasmesse dai topi agli umani, direttamente o indirettamente, attraverso il contatto con le loro deiezioni. Tra le malattie ci sono Leptospirosi, Peste, Salmonellosi, Tifo murino, Tularemia, Coriomeningite linfocitaria e Rabbia. Ad oggi, ricorda Miani, "non esistono numeri certi circa il numero di roditori che affollano la città di Roma: secondo alcune stime sarebbero circa 10 milioni, pari a 3,5 topi per ogni abitante".