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La banda delle farmacie incastrata da un passante, che ha ascoltato i ladri: “Non fare cazz…”

I due presunti rapinatori dovranno rispondere delle accuse di rapina aggravata, tentata rapina aggravata, furto, ricettazione, riciclaggio, porto di arma da taglio e possesso di chiavi alterate o grimaldelli.
A cura di Enrico Tata
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"Rimani concentrato, non fare caz…". È una frase che un passante ha colto in un dialogo tra due malviventi che stavano organizzando l'ennesima rapina. E grazie a questo i due ladri sono stati rintracciati e fermati. Sono accusati di aver messo a segno tre rapine in altrettante farmacie e di averne tentata una quarta, senza successo. I fatti sono avvenuti tra Torpignattara e Sant'Ippolito a Roma. I quattro colpi risalgono tutti al 19 settembre scorso. Il modus operandi, praticamente identico: due uomini a bordo di uno scooter, uno dei due scende e si fa consegnare l'incasso dal farmacista. L'altro fa da palo attendendo il complice e poi i due malviventi scappano. La prima rapina è avvenuta in via Bresadola, la seconda in via delle Palme e l'altra in via Pisino, più una quarta, non riuscita, a piazza Bologna. Il bottino è stato rispettivamente di 398 euro, 580 euro e 750 euro.

Grazie alla testimonianza di un passante e grazie all'analisi delle videocamere di sicurezza i poliziotti hanno riconosciuto e rintracciato i presunti autori delle rapine: si tratta di due italiani di 43 e 33 anni: sono stati trovati in possesso di 2 mannaie e di uno “spadino” che utilizzavano per scassinare le serrature delle motociclette. I malviventi sono stati fermati e dovranno rispondere delle accuse di rapina aggravata, tentata rapina aggravata, furto, ricettazione, riciclaggio, porto di arma da taglio e possesso di chiavi alterate o grimaldelli. La Procura ha poi chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida del fermo.

"Ad ogni modo gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile", sottolinea la polizia in una nota.

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