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La 20enne drogata e violentata dopo la discoteca: “Non ricordavo, l’ho scoperto in video di amici”

Parla la 20enne drogata e stuprata dopo la discoteca a Roma. Il 28enne che ha violentata e ha ripreso la scena con lo smartphone condividendo i video è finito in carcere.
A cura di Alessia Rabbai
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"Ho scoperto di essere stata violentata attraverso video girati da amici". Parla la ragazza di vent'anni sudamericana, narcotizzata e stuprata in due occasioni dopo serate in locali e discoteche a Roma, la prima volta in un'auto e la seconda in un luogo che non è casa sua. "Mi ero fidata di quel ragazzo che una sera in un locale di Testaccio e un’altra in un discopub del Tuscolano mi ha riaccompagnata a casa dopo che avevo iniziato a non sentirmi bene" racconta al Messaggero. La mattina successiva si è sentita strana: "Ero come stordita, non capivo che cosa mi stesse accadendo. Mi sono risvegliata a casa mia, ma non ricordavo nulla di quanto fosse avvenuto lungo il tragitto. Poi ho scopetto tutto".

La giovane, che avrebbe scoperto di essere stata violentata solo dopo aver guardato dei video che le sono stati mandati da alcuni amici, ha sporto denuncia ai carabinieri e ha consegnato loro i filmati. Il sospetto è che chi voleva abusare sessualmente di lei abbia versato della droga dello stupro, la Ghb, nel suo cocktail in un momento di distrazione. Sull'episodio indaga la Procura.

Il 28enne arrestato e finito in carcere

Il presunto autore della violenza sarebbe un uomo di ventotto anni originario dell'Ecuador, il quale l'avrebbe narcotizzata di nascosto per avere rapporti sessuali con lei contro la sua volontà e approfittando del suo stato di incoscienza, riprendendo poi tutto con lo smartphone. I militari hanno messo insieme le informazioni e avviato le ricerche, raccogliendo anche le testimoninanze di alcuni amici e lo hanno identificato. Lo scorso 3 agosto i carabinieri lo avevano già arrestato perché trovato in possesso di 440 grammi di cocaina suddivisi in 49 ovuli, poi rilasciato perché la sostanza stupefacente era nell'auto dell'amico che si è preso tutta la colpa. Il ventottenne è finito nel carcere di Regina Coeli per i reati di violenza sessuale aggravata e diffusione illecita di video sessualmente espliciti.

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