Travolta e uccisa a Largo Preneste, un testimone: “Ho visto il pirata della strada, è fuggito sgommando”
"Ho sentito prima una frenata, poi un botto tremendo", queste le parole di uno dei testimoni che hanno assistito all'incidente di via Prenestina nel quale è stata investita la quarantaduenne Mary Grace Catubay Duque, morta dopo poco più di 24 ore di agonia all'Umberto I. L'uomo, che vive all'ottavo piano di uno dei palazzi che si affacciano su via Prenestina, è subito corso alla finestra per vedere cosa stava succedendo.
"Erano le 6.30 della mattina di ieri – ha spiegato a Simona Berterame di Fanpage.it – La scena non era delle più delicate, alcuni passanti si sono avvicinati, ma erano titubanti. Quando mi sono affacciato io c'era ancora il conducente dell'auto pirata".
Il racconto del testimone: il conducente dell'auto pirata
"Dopo aver investito la quarantaduenne, la Panda si è scontrata con un'automobile ferma al semaforo, tamponandola – ha continuato a spiegare – Il conducente è sceso dall'automobile: era un ragazzo moro, avrà avuto fra i 20 e i 30 anni. Indossava una maglietta bianca con una scritta e pantalone scuro".
Poi si sarebbe avvicinato alla donna: "Forse voleva vedere se respirava – ha provato ad ipotizzare – Si è messo le mani nei capelli, imprecava. Era molto agitato, ha iniziato a camminare in modo frenetico in mezzo alle altre persone. Ho chiamato la mia compagna, si è affacciata anche lei alla finestra, io sono rientrato". In quel momento si è sentita una sgommata: "L'ho sentita fortissimo: la mia compagna mi ha gridato dalla finestra che l'auto pirata era appena scappata. Quando mi sono riaffacciato io, non c'era più".
L'arrivo dei soccorsi: "Ambulanza arrivata dopo 20 minuti"
"Abbiamo subito chiamato i soccorsi. Lei ha provato con il 112, ma non le hanno risposto per 10 minuti. Io con il 118: hanno risposto dopo una quarantina di secondi, mi hanno chiesto se la donna respirasse, ma io non potevo saperlo – ha continuato a raccontare – Anche altri passanti, oltre a me, devono aver chiamato l'ambulanza che, però, è arrivata dopo 20 minuti. Possibile che nessuno sia riuscito a prendere la targa, almeno le prime cifre? Possibile che non lo abbia fatto neanche l'automobilista tamponato?"
La dinamica dell'incidente
La donna si sarebbe trovata in bicicletta al momento dello schianto. "Non ho visto l'impatto, ma penso che stesse attraversando la strada dai giardini di Largo Preneste dove è scesa da un autobus per prendere il tram, che l'avrebbe portata alla stazione Termini, dove lavorava", ha ipotizzato.
"Forse ha fatto una corsa verso il tram, forse attraversava per obliquo. Anche lui, in auto, correva. Ho sentito un signore urlargli ma quanto caz*o corri? L'automobilista deve averla presa in pieno in quel momento. Ma dopo averla investita ha anche tamponato un'automobile ferma al semaforo. Quando ho visto l'auto pirata, era distrutta. C'era tutta acqua per terra, deve aver rotto il radiatore forse è anche un po' rimbalzata indietro. Spero che le telecamere della zona possano chiarire quanto accaduto".