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Investita a 16 mesi mentre era all’asilo, la Garante dell’Infanzia: “Le dobbiamo giustizia”

“Ciò che è accaduto è impensabile – ha dichiarato Monica Sansoni, la Garante dell’Infanzia della Regione Lazio – Esprimo vicinanza ai genitori: non hanno mai smesso di lottare”.
A cura di Beatrice Tominic
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La manina di Lavinia che abbraccia un peluche.
La manina di Lavinia che abbraccia un peluche.

"Dopo anni di indagini e colpi di scena, mi auguro che si possa arrivare finalmente ad una sentenza definitiva per rendere giustizia alla piccola Lavinia. Gliela dobbiamo". Queste le parole della garante dell'Infanzia e della Regione Lazio, Monica Sansoni, riguardo al caso della piccola Lavinia, investita mentre era all'asilo nell'agosto del 2018. Da quel momento la piccola si trova in stato vegetativo.

Le dichiarazioni della Garante dell'Infanzia

"La scuola è il luogo in cui i nostri figli dovrebbero sentirsi più al sicuro, proprio come a casa – ha fatto sapere con una nota stampa – È impensabile che tutto ciò sia accaduto proprio in un posto che dovrebbe segnare in maniera positiva la crescita dei nostri bambini e ragazzi". Dopo le sue considerazioni, si è rivolta direttamente ai genitori della piccola. "Vorrei esprimere tutta la mia vicinanza ai genitori di Lavinia, Massimo e Lara, che da quel 7 agosto del 2018 non hanno mai smesso di combattere per la giustizia. Una giustizia dovuta alla piccola Lavinia, così come lo è al dolore irreversibile e indicibile di questi due genitori coraggiosi e che stanno lottando affinché non ci siano più casi come questo".

Il processo

Il processo per le due imputate sul caso di Lavinia è ancora aperto. La prossima udienza si tiene il 20 novembre prossimo: si deciderà sulla richiesta da parte della difesa della maestra di ricusazione alla giudice. Per quanto avvenuto oltre alla maestra che aveva in custodia Lavinia, è imputata un'altra donna, che si trovava alla guida del suv che ha travolto Lavinia.

La donna, mamma di un compagno di asilo della piccola, è accusata per lesioni personali gravissime. La maestra, oltre a questo capo di imputazione, anche per abbandono di minori: per portare Lavinia in ospedale, ha lasciato soli gli altri bambini dell'asilo, fra cui il fratellino di Lavinia.

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