Investigatori scavano nel passato del killer delle prostitute: lui dietro ad altri casi irrisolti?
L'ipotesi degli investigatori è inquietante: c'è la mano di Giandavide De Pau dietro ad alcuni casi irrisolti di omicidio e violenza sessuale a Roma? È questa la pista che stanno cercando di verificare i poliziotti scavando nel passato del killer che ha ucciso tre prostitute a Roma. In particolare, riporta il Messaggero, c'è un delitto di undici anni fa che assomiglia, per modalità e vittima prescelta, ai femminicidi di Prati. In via Ardeatina un camionista trovò il corpo dilaniato di una donna, sfigurato, senza testa né gambe né braccia. L'assassino asportò cuore e polmone, poi segnò una croce sul petto e legò il corpo con un fiocco.
Gli altri casi finiti nella lente degli investigatori
Nel mirino degli investigatori c'è poi un secondo caso, avvenuto nel 2019 sempre in zona Ardeatina. I vigili del fuoco arrivarono sul posto per spegnere un rogo e trovarono un cadavere senza braccia. Forse apparteneva a una prostituta che lavorava in zona. Un delitto, anche questo, senza responsabile. Infine nel luglio del 2017 un uomo tentò di uccidere con una coltellata alla gola una donna nigeriana nella pineta di Castelfusano e anche in quel caso il colpevole non è stato mai trovato. C'è De Pau dietro a queste aggressioni? Per ora si tratta soltanto di un'ipotesi investigativa, che potrà essere confermata soltanto confrontando le tracce biologiche repertate analizzando i corpi dilaniati negli anni scorsi con quelle del killer di Prati.
De Pau voleva scappare all'estero
L'uomo è accusato di triplice omicidio volontario e attualmente si trova in carcere. Il gip, nel decreto di convalida del fermo, ha sottolineato che c'è un elevato rischio di reiterazione del reato e di fuga. Sembra infatti che De Pau stesse pensando di scappare probabilmente all'estero. Un'amica cubana ha raccontato di essere stata da lui contattata per procurargli un passaporto falso con cui poter lasciare l'Italia dietro pagamento di 600 euro.