video suggerito
video suggerito

Insulti sessisti contro arbitra di 16 anni: “È una donna non capisce un c…o, vai a fare gli gnocchi”

A proferirli sugli spalti dell’Achillea Talenti i genitori dei ragazzini in campo. Ma uno degli adulti presenti ha deciso di ribellarsi e di chiedergli di smettere e riflettere sul loro comportamento, postando poi tutto sui social.
A cura di Redazione Roma
667 CONDIVISIONI
Immagine

Domenica 23 febbraio a Talenti, quadrante Nord-Est della capitale, scendono in campo l'Achillea Talenti e la squadra ospite, la Grifone Gialloverde. Uno dei papà della squadra di casa lancia una diretta su Youtube dagli spalti con tanto di telecronaca, dove si sentono anche chiaramente gli insulti sessisti di uno dei genitori rivolti alla giovane di 16 anni che arbitrava il match di calcio dilettantistico.

"Ma questa è un'arbitra femmina?", si chiede l'uomo. E poi urla: "Perché non vai a fare gli gnocchi?". E ancora: "Non capisce un c… è una donna". Così Alessandro Natali, 54 anni, padre di due fratelli di 18 e 14 anni e di una giovane di 13 anni, decide di reagire e di dire basta a quel continuo turpiloquio sessista nei confronti di una minorenne.

"Mio figlio gioca nell'altra squadra, per cui ero seduto sugli spalti accanto, eravamo separati giusto da un paletto. Ho sentito che questo papà avviava la telecronaca e fin dal primo momento mi sono stupito e arrabbiato per le sue "battute" contro la ragazzina. Tra l'altro loro hanno vinto, non avevano alcun motivo di lamentarsi: ma ogni occasione era buona per insultarla, e tutti gli altri papà accanto ridevano. Non capisco come si possa al giorno d'oggi comportarsi così", ha raccontato al Corriere della Sera.

"Non mi sono tenuto, gli ho detto chiaramente che quel linguaggio era inaccettabile. Dopo ha smesso, ha fatto una telecronaca evitando di usare termini e parole sessisti nei confronti della ragazza. Ma non riesco a capire: come si fa a sottovalutare al giorno d'oggi un tale comportamento? – prosegue il genitore – Forse prima si era superficiali su certi argomenti, adesso però se ne parla continuamente, ci sono film, dibattiti, articoli tutti i giorni. Io ho una figlia, e non posso non pensare che se lei ascoltasse certi insulti ne uscirebbe devastata. Ma credo proprio che non serva avere figli per capire, per avere la sensibilità di rendersi conto che sono proprio questi gli atteggiamenti sbagliati che portano poi un certo tipo di cultura a radicarsi nella società".

Ora il video con gli insulti è su Facebook postato dal genitore che si è ribellato a quel comportamento: "Magari vedendosi pubblicato un po' si vergogna e la prossima volta evita. Se invece passiamo sempre tutto sotto silenzio si fa il gioco loro e non finirà mai".

667 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views