Insultano turiste chiamandole ‘cagne’, ragazza le difende e viene minacciata da tre uomini: “Ora ti meniamo”

"Ero appena uscita dalla metro a piazza di Spagna e stavo percorrendo piazza Mignanelli per andare a lavoro. Davanti a me c'erano due turiste, una aveva una gonna bianca un po' trasparente. Tre uomini di mezz'età che penso lavorassero a qualche cantiere lì intorno perché avevano delle maglie con scritto il nome di una ditta, hanno cominciato a insultarle. Dicevano "sei una cagna, ma dove cazzo vai vestita così, cagna". Urlavano di tutto, mentre queste ragazze straniere non sapevano cosa rispondere perché non capivano. Ero indignata da quella scena e sono intervenuta". Giorgia è una donna di 36 anni che vive a Milano, ma spesso viene a Roma per lavoro. Quando ha visto quegli uomini urlare cose irripetibili a quelle turiste in mezzo alla piazza, senza che nessuno intervenisse, ha deciso di prendere le loro difese. Rischiando di essere aggredita a sua volta.
"Ho detto a quei tre di smetterla, che non si dovevano permettere di dire quelle cose – spiega – e per tutta risposta hanno cominciato a insultarmi e aggredirmi verbalmente. Uno di loro in particolare era molto minaccioso e mi ha detto di stare zitta e andarmene, altrimenti mi avrebbe picchiato. Ero scioccata, invece di vergognarsi di quello che avevano appena fatto pretendevano di avere ragione e sono passati alle minacce".
Anche in quel caso, nessuno è intervenuto. "Gli ho chiesto se sapeva almeno cosa voleva dire ‘cagna' e se pensava fosse quello il modo di rivolgersi a una ragazza, mi ha detto ‘che cazzo vuoi da me, adesso ti meno'. Un uomo di cinquant'anni, non un ragazzino, anche se pure in quel caso non sarebbe stato giustificabile".
Dopo essere arrivata a lavoro, Giorgia è tornata a piazza Mignanelli per vedere se quegli uomini erano ancora lì e se per caso lavorassero nei dintorni. "Avevano delle magliette con il nome della ditta, ma dato il momento concitato non ho pensato di appuntarmelo. Volevo chiamare e chiedere se erano a conoscenza del comportamento vergognoso dei loro dipendenti, ma non sono più riuscita a trovarli". L'amarezza per quanto accaduto, rimane. "Trovo assurdo che degli uomini si permettano di insultare così delle ragazze solo perché indossano una gonna bianca, come se fosse affare loro cosa una donna indossa. Non è possibile che dobbiamo avere paura di girare per strada, e che addirittura veniamo minacciate di botte se ‘osiamo' dire che un comportamento del genere non è tollerabile. Quello che spero è che chiunque si trovi di fronte a episodi di questo tipo alzi la testa e dica che non è giusto. Questa gente non può agire impunita".