Ingoia cocaina e muore a 69 anni: l’aveva portata in casa un amico del figlio
Una tragedia consumatasi in via Carlo Arturo Jemolo, nel quartiere romano di San Basilio, alla periferia Nord-Est della Capitale, nonché una delle principali piazze di spaccio in città. Qui un uomo di sessantanove anni, da quanto si apprende affetto da demenza senile, ha ingerito inavvertitamente un involucro di cocaina perdendo la vita. È accaduto nel pomeriggio di ieri, venerdì 2 giugno, e neanche l'intervento del personale sanitario del 118 giunto sul luogo ha potuto evitare il triste epilogo.
L'uomo è morto tra atroci sofferenze prima dell'arrivo del personale sanitario. Non è stato subito chiaro cosa fosse accaduto ai familiari quando il 69enne ha iniziato a stare male, ci sono voluti diversi minuti per rendersi conto che aveva ingerito la cocaina non rendendosi conto di quanto stava facendo. La corsa dell'ambulanza è stata quel punto, purtroppo, inutile non potendo fare altro che constatarne il decesso.
Secondo quanto ricostruito l'uomo si trovava in casa con la moglie, il figlio e un suo amico. E proprio tra gli effetti personali del ragazzo ospite, lasciati incustoditi nell'appartamento, ha trovato il pacchetto con dentro lo stupefacente, ingerendolo ignaro delle conseguenze. L'amico del figlio al momento dovrà rispondere del reato di possesso di sostanze stupefacenti. Denunciato a piede libero dagli agenti del commissariato di zona giunti nell'appartamento, ha immediatamente chiarito che lo stupefacente era suo. La salma dell'uomo è a disposizione dell'autorità giudiziaria e sarà eseguita l'autopsia prima che possa essere riconsegnata alla famiglia per per le esequie.