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Infiltrazioni mafiose nel comune di Aprilia, al via commissione d’indagine dopo arresto del sindaco

La prefettura di Aprilia ha nominato una commissione d’indagine per verificare eventuali infiltrazioni mafiosi nel comune di Aprilia, dopo il blitz che ha portato all’arresto di 25 persone, tra cui il sindaco Lanfranco Principi.
A cura di Natascia Grbic
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Il sindaco di Aprilia, Lanfranco Principi.
Il sindaco di Aprilia, Lanfranco Principi.

La prefetta di Latina Vittoria Ciaramella ha nominato la commissione d'indagine che eseguirà i dovuti accertamenti sul comune di Aprilia, in modo da verificare se vi siano – o vi siano stati – condizionamenti da parte della criminalità organizzata sulle istituzioni. La commissione di accesso si è resa necessaria dopo che i Carabinieri e la Direzione distrettuale antimafia di Roma hanno arrestato venticinque persone accusate di far parte di un'associazione a delinquere finalizzata all'estorsione, all'usura, reati contro la pubblica amministrazione e traffico di sostanze stupefacenti. Tra gli arrestati, anche il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi.

Un sistema ben collaudato quello che emerge dalle centinaia di pagine con cui il giudice per le indagini preliminari di Roma, Francesco Ponte, autorizza le misure cautelari per oltre venti persone. Tra i nomi di noti pregiudicati, spicca proprio quello del sindaco di Aprilia, accusato di scambio elettorale politico-mafiosoe concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo gli investigatori, Principi si sarebbe avvalso di boss della malavita locale per avere voti: in cambio, avrebbe affidato lavori a ditte legate alla criminalità organizzata, oltre a favorire l'assunzione di personaggi indicati proprio da loro all'interno del comune. Un sistema tramite il quale Principi avrebbe consolidato un rapporto di tipo mafioso tra le istituzioni e la malavita. Da qui l'urgenza di una commissione d'indagine, al fine di capire quanto la mano della criminalità organizzata sia penetrata all'interno del comune e quali siano state le conseguenze di questo sodalizio.

Secondo gli accertamenti,almeno 200 voti su 453 sarebbero stat ottenuti da Principi in cambio di assunzioni e lavori. Le indagini sono partite nel 2018. "Il dato non è riferito alle ultime elezioni, ma a quelle precedenti con candidatura alle elezioni comunali, quando, accettando la promessa di procurare voti da due imprenditori che sono ritenuti appartenuti in termini di gravità indiziaria all'organizzazione mafiosa avvalendosi della forza di intimidazione di vincolo associativo e dell'assoggettamento e di omertà che ne deriva – ha dichiarato la sostituta procuratrice Ilaria Calò subito dopi gli arresti – Promessa mantenuta. Almeno 200 voti di preferenza su 453 in totale in cambio della promessa di erogazione di utilità per gli affiliati costituita in affidamento di lavoro a ditte loro riconducibile, in assunzione di personale, nell'accelerazione di pagamenti da parte dell'amministrazione comunale dovuti".

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