Indagini sulla morte di ‘er Patata’: sequestrato il cellulare, in casa tracce di coca e hashish
La Procura di Roma ha aperto un'indagine sulla morte di Roberto Brunetti, ‘Er Patata', l'attore romano trovato morto nella sua abitazione alle 22 di venerdì sera. L'ipotesi di reato è morte in conseguenza di altro reato. In casa di Brunetti, infatti, sono state trovate tracce di cocaina su un tavolo, alcuni panetti di hashish e un bilancino di precisione. I poliziotti hanno sequestrato il cellulare dell'attore, che sarà analizzato per ricostruire i contatti avuti nelle ultime ore, in modo da fare luce sulla vicenda. Sul corpo di Roberto Brunetti è stata disposta l'autopsia, così da accertare le cause della morte. Una delle ipotesi più probabili è che il cuore si sia fermato in seguito a un'overdose, ma sarà l'esame del medico legale a stabilire le modalità esatte del decesso.
Gli arresti per droga e l'allontanamento dal cinema
Roberto Brunetti è stato trovato morto nella sua abitazione vicino piazza Bologna alle 22 di venerdì sera. Ad allertare le forze dell'ordine è stata l'ex compagna, che non lo sentiva da giovedì sera. Da troppo tempo ‘Er Patata' non accedeva su WhatsApp, cosa che l'ha fatta insospettire. Gli agenti hanno aperto l'abitazione insieme ai vigili del fuoco, e hanno trovato l'attore riverso nel letto, coperto da un lenzuolo ormai senza più vita. Sul tavolo, come detto, tracce di cocaina, oltre a due panetti di hashish in casa. L'uomo aveva avuto in passato problemi legati alla droga. Nel 2009 era stato trovato in possesso di cento grammi di hashish, ed era stato arrestato per spaccio. Nel 2017 era stato fermato mentre acquistava della cocaina. Da tempo lontano dal mondo del cinema, aveva aperto una pescheria. L'attività però non è mai decollata, e Brunetti l'ha dovuta chiudere. Percepiva il reddito di cittadinanza per vivere, e faceva lavori saltuari in qualche ristorante a Trastevere.
I ruoli al cinema di Roberto Brunetti
Roberto Brunetti è stato lanciato nel mondo del cinema da Leonardo Pieraccioni nel 1997 in ‘Fuochi d'artificio'. Sono seguite apparizioni in ‘Paparazzi' di Neri Parenti, in ‘Commedia sexy' di Claudio Bigagli e ‘Il ritorno del monnezza' di Carlo Vanzina'. Roberto Brunetti ha recitato anche in ‘Romanzo criminale' di Michele Placido, e ‘Fatti della banda della Magliana' di Daniele Costantini. Poi, la fine della carriera nel mondo del cinema, gli arresti per droga e l'isolamento. "Discoteche, locali, mi davano 5 milioni de lire solo per dire la mia battuta sul Figlio de na mignotta – aveva dichiarato in un monologo realizzato a Nemo nel 2017 – Poi a un certo punto ho fatto na cazzata e le cazzate se pagano, così la mia vita è andata in fumo, proprio come quel pezzo di fumo che me trovarono sotto la sella del motorino. Il cinema ti chiama di meno, gli amici ti abbandonano, allora ho aperto una pescheria ma con la crisi l'ho dovuta chiudere. Ora faccio come il pesce siluro: ho fatto il pesciarolo, l'attore, ho rifatto il pesciarolo, tante volte volete che rifaccia l'attore io sto qua: a figli de na mignotta".