Indagine sulla morte di Purgatori, famiglia dubita della diagnosi di tumore con metastasi cerebrali
La famiglia di Andrea Purgatori ha presentato una denuncia e la procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo in merito alla morte del giornalista.
Nel comunicato diffuso ieri si legge che è stato chiesto "che venga accertata la correttezza della diagnosi refertata ad Andrea Purgatori in una nota clinica romana e la conseguente necessità delle pesanti terapie a lui prescritte, e se, a causa dei medesimi eventuali errori diagnostici, siano state omesse le cure effettivamente necessarie".
L'ipotesi è, quindi, che i medici abbiano sbagliato sia la cura che la diagnosi. I familiari hanno specificato che il decesso è avvenuto a soli due mesi di distanza dalla prima diagnosi. Subito dopo la morte, tra l'altro, nel primo comunicato si parlava di "una malattia fulminante".
In un articolo a firma Andrea Tornago, il quotidiano Domani ha ricostruito nei dettagli la vicenda: a fine aprile Purgatori sostiene degli esami a causa di alcuni sintomi, tra cui una strana sensazione di spossatezza. Viene inviato in una clinica di Roma Nord per approfondimenti e un professore gli diagnostica un tumore ai polmoni con metastasi al cervello. Secondo il medico, occorre subito iniziare la radioterapia e così entra in gioco una terza clinica. Ci sono metastasi al cervello, secondo i sanitari, e quindi l'organo viene bersagliato dalle radiazioni a dosi massicce.
Le condizioni del giornalista, tuttavia, precipitano, forse un effetto collaterale delle terapie. E così Purgatori viene ricoverato e sottoposto a una nuova tac. Il risultato è sconvolgente: secondo i medici non solo non ci sono metastasi al cervello, ma non ci sono mai state. Vengono riscontrate invece alcune ischemie cerebrali, che peraltro giustificherebbero le condizioni del giornalista.
Purgatori aveva un tumore ai polmoni e questo non viene messo in dubbio da alcun medico. Ma c'erano metastasi al cervello? Su questo i sanitari sembrano avere opinioni differenti. Per alcuni ci sono, per altri non ci sono mai state.
La mattina dell'8 luglio il giornalista sta malissimo e viene ricoverato in ospedale. Le sue condizioni sono gravissime e un radiologo conferma alla famiglia la presenza di metastasi al cervello, riscontrate da un nuovo esame, a suo dire. La famiglia di Purgatori sottolinea che il medico in questione, però, è un collaboratore del professore che ha diagnosticato le metastasi e che ha firmato il referto della prima diagnosi, quella dell'8 maggio scorso.