Incidenti stradali prima causa di morte tra i giovani: ma Salvini vuole alzare i limiti di velocità
Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte che incide maggiormente nella fascia di età tra i cinque e i ventinove anni, dice l'Organizzazione mondiale della Sanità. In Italia sono in effetti la prima causa di decesso per adolescenti e ragazzi tra i quindici e i ventinove anni. Dati allarmanti, diffusi dalla senatrice del gruppo Azione – Italia Viva – Renew Europe Silvia Fregolent. Che si è scagliata anche contro la proposta del vicepremier Matteo Salvini di aumentare il limite di velocità in autostrada a 150 chilometri orari.
"Sconvolge l'ennesimo incidente mortale a Roma, in cui ha perso la vita un bambino di 5 anni e sono rimaste gravemente ferite la madre e la sorella – le parole di Fregolent – Di fronte a queste tragedie è giusto chiedersi se sia veramente necessario alzare i limiti di velocità come chiede Salvini o se, invece, non sia utile sensibilizzare i giovani sulla tematica della sicurezza stradale e valutare misure più severe per chi oltrepassa i limiti già esistenti".
"La sicurezza stradale e la prevenzione dovrebbero essere insegnate ai più giovani anche attraverso segnali concreti da parte delle istituzioni. La proposta di Salvini, che ha anche criticato fortemente la scelta di alcune città di limitare la velocità nelle aree urbane, non solo non appare prioritaria, ma va nella direzione contraria e – conclude – lancia un messaggio pericoloso".
"Penso di riuscire a portare entro il mese di giugno un nuovo codice della strada perché non possono morire 3mila italiani sulle strade ogni anno: una strage immorale", le parole di Salvini. E sul caso del bimbo morto a Roma, dice di voler lavorare "su educazione e sanzione: se sei recidivo e togli la vita a una persona perché sei un cretino al volante la patente non la vedi più per il resto dei tuoi giorni…non è che te la sospendo per qualche mese".
Il piccolo, di soli cinque anni, è morto nel pomeriggio di ieri all'ospedale Grassi di Ostia, dove è arrivato in condizioni disperate. L'impatto tra la Lamborghini con a bordo i cinque Youtuber e l'auto sulla quale viaggiavano il bimbo, la mamma e la sorellina, è stato devastante. Indagato per omicidio stradale è il ventenne Matteo Di Pietro, risultato positivo alla cannabis.