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Incidenti, quali sono le strade più pericolose di Roma e del Lazio

L’Istat ha pubblicato un focus con i dati relativi agli incidenti avvenuti in tutta Italia e nel Lazio nell’anno 2019 e nei primi mesi del 2020. Durante il periodo del lockdown, in particolare, gli incidenti sono diminuiti dell’86 per cento all’interno del territorio regionale. Il Grande Raccordo Anulare è la strada extraurbana più pericolosa.
A cura di Enrico Tata
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Lo scorso anno nel Lazio sono aumentati gli incidenti, rispetto all'anno precedente, sono diminuiti quelli mortali e durante il lockdown del 2020 sono crollati addirittura dell'86 per cento. Questa la fotografia che emerge dal focus dell'Istat sui sinistri avvenuti nel 2019  e nei primi mesi del 2020 in tutta Italia. Nel Lazio si sono verificati quasi 19mila incidenti con 295 morti e 26mila feriti. Numericamente, come anticipato, sono aumentati dell'1,6 per cento, ma sono diminuite le vittime, meno 12,7 per cento. Si sono verificati soprattutto nelle grandi città, sul litorale e in generale nelle province di Roma, Frosinone e Latina. Proprio in queste ultime due province il tasso di mortalità è più alto: 9,9 morti ogni incidente stradale.

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Le strade più pericolose del Lazio

Stando a quanto riporta l'Istat la maggior parte degli incidenti, il 77 per cento del totale, si verifica sulle strade urbane. Questi incidenti nel 2019 hanno causato la morte di 157 persone, il 53 per cento circa, e il ferimento di 19mila persone, il 73 per cento. Sono aumentati i sinistri urbani, più 2 per cento, e quelli sulle strade extraurbane, più 2,8 per cento, mentre sono diminuiti dlel'8,3 per cento quelli sulle autostrade. Tuttavia quelli più gravi avvengono proprio sulle strade extraurbane e sulle autostrade (3,1 decessi ogni 100 incidenti).

Queste, sempre secondo il focus Istat, sono le strade più pericolose del Lazio: al primo posto il Grande Raccordo Anulare, primo per incidenti su strade extraurbane. Segue l'Autostrada A1 – Autostrada del Sole, e poi le vie consolari: Pontina, Appia, Salaria, Cassia. Sulle strade fuori città la maggior parte degli incidenti, 63 per cento, avviene su un tratto dritto (il 51 per cento sulle strade urbane). Sempre per quanto riguarda le strade urbane in corrispondenza degli incroci si verifica il 20 per cento degli incidenti, quasi l'8 per cento in curva, il 17 per cento vicino ad una intersezione.

Quali sono i mesi e gli orari più a rischio

C'è più rischio di fare un incidente soprattutto tra la primavera e l'estate, quando gli spostamenti per le vacanze sono maggiori: tra maggio e settembre si verificano circa il 41 per cento degli incidenti avvenuti durante l'anno. Quasi l'80 per cento dei sinistri si verifica tra le 8 e le 20, ma quelli più gravi avvengono soprattutto tra le 4 e le 5 di notte (quasi 8 morti ogni 100 incidenti. La media giornaliera è dell'1,6 per cento). Gli incidenti notturni si verificano soprattutto venerdì e sabato (il 42 per cento del totale con il 45 per cento delle vittime e il 44 per cento dei feriti).

Il crollo degli incidenti durante il lockdown

Stando ai primi dati rilevati nel 2020 (che coincidono con lo scoppio della pandemia da coronavirus) le persone che si sono spostate almeno una volta in media al giorno è crollato dall'85 per cento al 32 per cento. I dati forniti da Polizia Stradale e Carabinieri descrivono, nel periodo tra gennaio e aprile, un crollo degli incidenti, percentuale che nel Lazio è arrivata addirittura a meno 86,4 per cento tra la fine di marzo e l'inizio di aprile. Nello specifico gli incidenti sono diminuiti del 62 per cento a marzo e dell'82 per cento ad aprile.

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