Incidente sul lavoro a Nemi: Giancarlo Puccia cade mentre pota un albero e muore a 56 anni
È Giancarlo Puccia l'operaio morto mentre potava un albero a Nemi, Comune in provincia di Roma. I drammatici fatti sono avvenuti nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 2 marzo, in via Calvarione, nella zona dei Castelli Romani. Per la vittima non c'è stato purtroppo nulla da fare per salvargli la vita. Secondo le informazioni apprese al momento dei fatti l'operaio era al lavoro e si stava occupando della potatura degli alberi in un terreno privato su commissione del proprietario quando, per cause non note e ancora in corso d'accertamento da parte delle forze dell'ordine, ha perso l'equilibrio ed è caduto. Un volo di circa sette metri che è stato fatale.
I messaggi di cordoglio a Giancarlo Puccia
Giancarlo viveva a Cisterna di Latina. La notizia della sua improvvisa scomparsa ha scosso la comunità che si è streetta attorno alla famiglia, in attesa che vengano celebrati i funerali per dargli l'ultimo saluto. Tantissimi i messaggi di cordoglio, alcuni dei quali sono comparsi sulla sua bacheca Facebook, che lo ricordano come una persona buona e generosa. Francesca scrive: "Abbiamo riso, scherzato, litigato… La cosa che ci piaceva di più fare insieme era organizzare qualsiasi cosa, dalla semplice cena all'ultimo minuto all'evento più importante…Ieri mi hai abbracciato e io ti ho detto…Fai il bravo! E adesso??? È come un blackout, è tutto spento". "Non riesco a credere che te ne sei andato – scrive Maura – ogni volta che mi vedevi mi dicevi di stare calma e di non arrabbiarmi…. Mi mancherai tantissimo perché oltre ad essere un collega eri un grande amico dal cuore d’oro".
Indagini sull'incidente a Nemi
Dopo la caduta è arrivata la chiamata al Numero delle Emergenze 112 con la richiesta urgente d'intervento, date le condizioni di salute di Giancarlo che sono sembrate fin da subito critiche. Sul posto è arrivato in breve tempo il personale sanitario in eliambulanza, che ha tentato di rianimarlo, purtroppo senza esito. Il decesso è probabilmente sopraggiunto sul colpo. Presenti per gli accertamenti di propria competenza i carabinieri della stazione di Nemi e il personale dell'ispettorato del lavoro della Asl Roma 6. Terminate le verifiche necessarie, la salma è stata portata nell'obitorio del Policlinico di Tor Vergata, dove si trova a disposizione dell'Autorità Giudiziaria e sarà sottoposta all'autopsia. Ciò che dovrà essere accertato da chi indaga è cercare se ci siano eventuali responsabilità, come stesse lavorando l'operaio, se la sua morte si sarebbe potuta evitare e se fosse messo nelle condizioni di operare in sicurezza.