Incidente Nomentana, si è svegliato ragazzo sopravvissuto: “Non sono fortunato, ho perso miei amici”
Si è svegliato l'unico sopravvissuto all'incidente avvenuto la scorsa notte in via Nomentana, in cui hanno perso la vita cinque ragazzi, tre 21enni e due ragazze di 17 anni.
Si tratta di un ragazzo di 21 anni che all'arrivo dei soccorsi è stato portato d'urgenza al Sant'Andrea di Roma: le sue condizioni sono gravi e resta in prognosi riservata, ma è stabile e non è più in pericolo di vita.
I sei giovani si trovavano a bordo della Fiat Cinquecento che alle 2.30 di ieri notte si è schiantata contro un lampione e poi contro un albero, prima di ribaltarsi più volte contro l'asfalto: l'ipotesi è che viaggiasse ad alta velocità, più del doppio del limite consentito.
Il risveglio dell'unico sopravvissuto
"Non ricordo niente", queste sarebbero le parole del ragazzo di 21 anni al suo risveglio che, per il momento, ha avuto un colloquio con la mamma e gli psicologi. "Giravano troppe notizie, anche non vere, quindi gli psicologi hanno deciso di dirgli la verità insieme a noi genitori – ha dichiarato il papà del ragazzo a il Messaggero – Ma non riesce a trovare pace: ha perso i suoi tre amici di sempre, non si sente fortunato. Mi preoccupa il fatto che dovrà accettare di essere un sopravvissuto".
Il legame fra i ragazzi era forte e duraturo: "Erano tutti molto legati, si conoscevano dall'asilo, hanno fatto il liceo insieme e continuavano a frequentarsi a calcio con il Tor Lupara e la sera", ha poi concluso. Il giovane potrebbe presto essere ascoltato anche dai carabinieri che stanno cercando di fare luce su quanto accaduto quella tragica notte.
Chi sono i cinque ragazzi morti nell'incidente
A causa del forte impatto, sono morti sul colpo i 21enni Valerio Di Paolo, Simone Ramazzotti, Alessio Guerrieri e Flavia Troisi, che la sera stessa aveva festeggiato con gli amici il suo diciassettesimo compleanno in un locale a poco più di un chilometro di distanza dal luogo dell'incidente. Trasportata d'urgenza al policlinico Umberto I Giulia Sclavo, anche lei di 17 anni: la ragazza è morta alle prime luci dell'alba. Due di loro, Simone e Alessio, erano cugini, ma tutti si conoscevano dall'infanzia.
I ragazzi avevano frequentato insieme anche le scuole superiori: "Erano un gruppo affiatato già all'epoca: molto diversi fra loro, ma sempre disposti ad aiutarsi e supportarsi a vicenda", queste le parole di una delle professoresse dei ragazzi.