Incidente Lamborghini, per il Gps dell’auto Matteo Di Pietro andava a 124 chilometri all’ora
Il Gps installato sulla Lamborghini noleggiata da Matteo Di Pietro per girare una challenge con i suoi The Borderline, non lascerebbe spazio a dubbi: al momento dell'incidente il ventenne andava a una velocità di 124 chilometri orari, e non a sessanta come sostenuto dalla difesa. Prima dell'impatto con la Smart su cui viaggia una mamma con i suoi due bambini, il più grande dei quali di cinque anni ha perso la vita, andava a una velocità pericolosa.
Secondo quanto riporta oggi il Corriere della Sera Di Pietro avrebbe scalato le marce subito prima l'impatto, probabilmente perché aveva un semaforo di fronte a sé, per poi tornare velocemente ad accelerare in una manciata di secondi arrivando oltre i 120 chilometri all'ora. Secondo i dati del dispositivo interno, il Suv sarebbe stato sparato come un proiettile su una strada stretta, dove il limite è molto molto di sotto fissato a cinquanta chilometri orari, e per di più all'uscita di un asilo.
L'alta velocità dunque sarebbe dunque ragione principale di un impatto violentissimo, che ha trascinato la Smart quattro posti per oltre venti metri, senza riuscire a frenare la corsa. Lo raccontano i rilievi sul luogo dell'incidente, i segni sull'asfalto e la mancanza dei tracciati di una brusca e prolungata frenata. Ora la dinamica del sinistro è comunque al vaglio del consulente della Procura Lucio Pinchera, che dovrà depositare la sua valutazione.
Intanto Matteo Di Pietro rimane agli arresti domiciliari conl'accusa di omicidio stradale, mentre la crew di Youtuber creata con alcuni amici e che lo stava portando a un rapido successo ha cessato ogni attività, rimuovendo anche i propri canali.