Incidente Casal Palocco, l’avvocato di Matteo Di Pietro: “È la Smart che non ha dato la precedenza”
"Nego categoricamente che la Lamborghini stesse effettuando un sorpasso. È una circostanza inventata. L’autovettura di Matteo procedeva nella sua corsia di marcia, non stava effettuando manovre azzardate. A lui non è stata data la precedenza". Lo ha dichiarato l'avvocato e zio di Matteo Di Pietro Francesco Consalvi in un'intervista rilasciata a Libero. È la prima volta che il legale dello youtuber, accusato di omicidio stradale e lesioni in relazione all'incidente avvenuto mercoledì pomeriggio a Casal Palocco, rilascia delle dichiarazioni sulla vicenda. Per Consalvi era la Lamborghini ad avere la precedenza su quel tratto di strada, mentre la Smart le avrebbe tagliato la strada.
"Lo dimostra il fatto che lo scontro è avvenuto nella corsia di competenza della Lamborghini che a seguito dell’impatto ha riportato i danni nella parte anteriore e la Smart ha riportato i danni nella parte laterale destra – continua il legale – È fuori di dubbio che la conducente della Smart stesse effettuando una manovra per svoltare, come ha lei stessa dichiarato".
L'impatto tra le due vetture è avvenuto in via di Macchia Saponara mercoledì pomeriggio. Lo schianto è stato talmente forte che non ha lasciato scampo al piccolo di cinque anni, deceduto poco dopo all'ospedale Grassi di Ostia. La Lamborghini ha impattato proprio dal lato in cui il piccolo era seduto sul seggiolino. Sul suo corpo è stata disposta l'autopsia per chiarire meglio le dinamiche dell'incidente e valutare se vi siano elementi che possano aiutare a ricostruire la dinamica.
Una delle ipotesi è che l'auto guidata da Matteo Di Pietro andasse oltre i limiti consentiti in quel tratto di strada, che per la presenza delle scuole sono fissati a 30 chilometri all'ora. "La velocità precisa andrà accertata – spiega l'avvocato – Mi sento di dire che viaggiasse tra i 60-80 km orari".
L'avvocato nega inoltre che i genitori degli youtuber coinvolti abbiano detto ai figli che la loro era stata solo una bravata e si sarebbe sistemato tutto.
"I genitori di questi ragazzi sono devastati dal dolore. Come si può anche solo pensare che abbiano detto una cosa del genere? – conclude Consalvi – Nessuno di loro ha rilasciato alcuna dichiarazione. Sono virgolettati inesistenti. Questa con lei è la prima dichiarazione che viene rilasciata. Mia sorella, la mamma di Matteo, appena ha appreso la notizia è stata irreperibile per ore. Temevamo il peggio, che si fosse suicidata. Era invece corsa in Chiesa dove è stata ore a pregare per il bimbo, sua madre e la sorellina in ospedale. La sofferenza dei genitori di questi ragazzi è enorme, ovviamente non paragonabile a quella di genitori che perdono il proprio figlio. È da sciacalli anche solo pensare cose come quelle".