Incidente Casal Palocco, l’avvocato di Di Pietro: “Matteo non era sotto effetto di droghe”
“Matteo Di Pietro era sobrio alla guida, andava veloce ma non era sotto effetto di stupefacenti”. Ad affermarlo è l'avvocato Francesco Consalvi che difende il giovane youtuber, fondatore dei The Borderline, accusato di omicidio stradale per l'incidente avvenuto il 14 giugno a Casal Palocco. "Il prelievo ematico (effettuato presso l'ospedale San Giovanni) attestava la non negatività, su matrice ematica ed urina, ai cannabinoidi" scrive il gip nella sua ordinanza.
Non negatività invece che positività, poiché stiamo parlando di una quantità molto bassa, che potrebbe essere compatibile con un'assunzione nei giorni precedenti o addirittura dovuta a sostanze farmaceutiche. Il legale afferma infatti che il suo assistito è risultato totalmente lucido ai test effettuati all'ospedale dopo il prelievo, ovvero l'esame delle pupille, i riflessi e i test neurologici. "Sono state scritte e dette molte falsità sul conto di questo ragazzo per gettare fango su di lui, ora dobbiamo piano piano ristabilire la verità dei fatti".
A quasi un mese di distanza dall'incidente il clamore mediatico su questa storia ha perso intensità ma non le conseguenze di una tragedia così grande. “La famiglia di Matteo Di Pietro è distrutta – afferma l’avvocato Consalvi – continuano a ricevere insulti e minacce e li sto ricevendo anche io. In questa tragedia sono state spezzate due famiglie non una soltanto, e con questo non vogliamo ovviamente sminuire il dolore provato dalla famiglia del bimbo deceduto, ma solo sottolineare che anche la loro vita è devastata per sempre”.
Il video dell'incidente tra la Lamborghini e la Smart
Intanto più di una telecamera del Comune avrebbe ripreso il violento impatto tra il suv Lamborghini guidato da Matteo Di Pietro e la Smart con a bordo una mamma e i suoi due figli. Immagini fondamentali, che potrebbero segnare una svolta decisiva nelle indagini relative all'incidente di Casal Palocco, dove ha perso la vita un bambino di 5 anni. Nelle immagini si vedrebbe il suv viaggiare sul rettilineo di via di Saponara.
Nessuna macchina davanti a lui e quindi verosimilmente nessun sorpasso. Dall’altro lato della carreggiata invece ci sarebbe la Smart con a bordo la donna coinvolta e i suoi due figli. La ripresa confermerebbe la dinamica della sua svolta a sinistra per immettersi su via Archelao di Mileto. Davanti a lei ci sarebbe una macchina nera e ora gli inquirenti dovranno stabilire se possa aver avuto in qualche modo un ruolo nella dinamica dell’incidente, ostruendo la visuale a uno dei due veicoli o di entrambi.