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News sull'incidente a Roma tra Lamborghini e Smart

Incidente Casal Palocco, arrestato lo youtuber Matteo Di Pietro

Per Matteo Di Pietro, accusato di omicidio stradale e lesioni, sono stati disposti gli arresti domiciliari. Nell’incidente è morto un bambino di cinque anni.
A cura di Natascia Grbic
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Matteo Di Pietro, il conducente della Lamborghini coinvolta nell'incidente costato la vita a un bambino di cinque anni a Casal Palocco, è stato arrestato. Il giudice ha disposto i domiciliari per lo youtuber, indagato per omicidio stradale e lesioni. Nel sinistro erano rimaste ferite anche la madre del piccolo e la sorellina, di appena tre anni.

L'incidente tra Smart e Lamborghini a Roma

L'incidenteè avvenuto a Roma, nel quartiere di Casal Palocco, mercoledì 14 giugno. La Lamborghini con a bordo i The Borderline stava procedendo su via di Macchia Saponata quando si è scontrata con una Smart guidata da una donna di 29 anni. L'impatto è stato devastante, con le due auto andate completamente distrutte. Nello schianto è morto un bambino di cinque anni: immediato il trasporto all'ospedale Grassi di Ostia, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare, le sue condizioni erano disperate. Ferite anche la madre e la sorellina del bimbo, portate in ospedale e poi dimesse.

La sfida social dei The Borderline

A bordo della Lamborghini Urus c'erano cinque ragazzi. Si tratta dei The Borderline, famoso gruppo di youtuber noto soprattutto ai giovanissimi per le challenge e le sfide social lanciate sul proprio canale. E proprio quel giorno erano impegnati nell'ennesima gara da pubblicare sui social: dovevano passare 50 ore nella Lamborghini Urus senza mai scendere dalla macchina, dormendo e mangiando lì dentro per più di due giorni.

Matteo Di Pietro positivo ai cannabinoidi

Il guidatore, Matteo Di Pietro, è membro e fondatore dei The Borderline. Sottoposto ai test alcolemici e tossicologici, è risultato positivo alla cannabis. Gli investigatori hanno disposto ulteriori esami, più approfonditi, per verificare quando il ragazzo abbia fatto uso di cannabinoidi, se prima di mettersi alla guida, durante, o nei giorni precedenti l'incidente.

Le voci sulla fuga all'estero e la smentita del legale

In un primo momento si era diffusa la voce che Di Pietro e gli altri membri dei The Borderline fossero fuggiti all'estero. L'avvocato del ventenne, Francesco Consalvi, ha però smentito questa ricostruzione, spiegando che il suo assistito non era scappato e che si trovava a disposizione dell'autorità giudiziaria. "Non ho informazioni sul resto del gruppo ma posso solo affermare che Matteo è in Italia e che è a disposizione dell’autorità giudiziaria – le parole del legale a Fanpage.it – In questo momento bisogna avere rispetto per la famiglia del piccolo".

"Matteo è distrutto e si unisce al dolore della famiglia del bimbo deceduto – ha continuato il legale – Non si da pace, non ci si può rendere conto di come sta vivendo questo momento anche a causa della gogna mediatica che lo ha travolto".

Le indagini sulla dinamica e la maxi perizia

La dinamica dell'incidente è ancora al vaglio degli inquirenti. La Polizia Locale ha sequestrato le telecamere a bordo di due autobus Atac che in quel momento stavano transitando in via di Macchia Saponata, sperando che abbiano ripreso la scena. Si vuole verificare se la Lamborghini abbia compiuto un sorpasso azzardato prima di piombare addosso alla Smart, o se invece stesse procedendo nella sua corsia. Al momento non risultano altri veicoli dagli atti dei vigili urbani. Ciò che però sembra essere accertato, è che sicuramente Matteo Di Pietro non stava rispettando i limiti di velocità imposti in quel tratto di strada, ossia 30 chilometri orari per la presenza delle scuole. Per l'accusa stava andando almeno a 110km/h, mentre l'avvocato ha parlato di una velocità compresa tra i 60 e gli 80 km/h.

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