Incidente Argentario: chi è l’ex ginnasta Anna Claudia Cartoni, ancora dispersa in mare
Anna Claudia Cartoni è ancora dispersa nelle acque dell‘Argentario, ma ormai i soccorritori hanno perso le speranze di ritrovarla in vita. La donna è rimasta coinvolta assieme al marito e ad alcuni amici, nel drammatico scontro tra un motoscafo e una barca a vela avvenuto di fronte a Porto Ercole. Doveva essere l'inizio di una vacanza in barca per l'ex ginnasta, ora tecnico e giudice internazionale, che si è trasformata in una tragedia. A bordo della barca a vela viaggiava anche il marito Fernando Manzo, 61 anni che si sarebbe trovato al timone al momento dell'impatto che è rimasto ferito , e Andrea Giorgio Coen, 59 anni, rimasto ucciso nell'incidente.
Anna Claudia Cartoni: in un libro la storia della figlia disabile
L'ex ginnasta, dismessi i panni dell'atleta, aveva continuato a rimanere nell'ambito dello sport, allenando atlete da medaglia olimpica alla Ginnastica Flaminio e parallelamente diventando giudice di gara internazionale. Solo lo scorso anno era stata insignita del titolo di giudice onorario dell'European Gymnastic. Dolore e sconcerto nel mondo della Ginnastica italiana. "Siamo sconvolti. Un pilastro della nostra federazione. Il suo lavoro, svolto con dedizione, serietà e tanta passione, la sua esperienza a bordo pedana come valore aggiunto", così il presidente della Federazione Ginnastica d'Italia Gherardo Tecchi. Ma il mondo di Anna Claudia Cartoni non era fatto solo di esercizi, gare e allenamenti. L'esperienza di mamma di una figlia con una grave disabilità l'aveva raccontata in un libro "Irene sta carina. Una vita a metà"
Andrea Giorgio Coen: dirigeva una galleria in via Margutta
È stato invece recuperato subito dopo l'impatto il corpo del 59enne Andrea Giorgio Coen. L'uomo era originario di Biella ma da molti anni viveva a Roma dove dirigeva una galleria in via Margutta, specializzata in arazzi e tappeti. Coen si sarebbe dovuto trovare a lavoro come di consueto il sabato, ma aveva accettato per questo weekend di portare la barca nel trasferimento fino a Cala Galera in Sardegna. Complesse le operazioni per recuperare il corpo, rimasto incastrato sotto lo scafo del motoscafo coinvolto nell'impatto, un'imbarcazione battente bandiera danese con a bordo una famiglia composta dai due genitori e i figli ventenni. Il corpo dell'uomo è stato trasferito all'obitorio dell'ospedale di Orbetello, mentre sulla sua morte la procura di Grosseto ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.