Incidente ad Alatri, ‘Ivan Marocco’ ubriaco e drogato al volante: tasso alcol tre volte sopra limite
Sui social si chiama ‘Ivan Marocco', ha 29 anni ed era incensurato fino al terribile incidente di Alatri. Di professione manovale, adesso rischia una grave condanna per lesioni e guida sotto l'effetto di alcol e droga. Domenica scorsa, durante una diretta Facebook iniziata mentre era al volante della sua auto, ha invaso l'opposta corsia di marcia e ha preso in pieno una Nissan su cui viaggiavano una mamma con i suoi due figli. Una bimba è rimasta ferita gravemente, ma per fortuna non è in pericolo di vita. È stata operata a un braccio e ha riportato traumi diffusi al torace e a un occhio.
Le indagini sull'incidente di Alatri: Ivan era drogato e ubriaco
L'incidente si è verificato a una velocità compresa tra i 100 e i 110 chilometri orari, hanno stabilito le prime indagini. Il ragazzo è risultato positivo sia all'alcol test che al test antidroga: cannabis nel sangue e un tasso alcolemico due volte superiore al limite massimo, che gli sono costati, per ora e in attesa dei risvolti penali, un taglio di 50 punti dalla patente per infrazioni al codice della strada.
Gli investigatori stanno cercando di ricostruire nei dettagli la dinamica del terribile scontro frontale, ma stanno analizzando anche la presenza sui social network dell'indagato. Su Instagram, per esempio, ci sono video, più di una decina, in cui il giovane registra e trasmette in diretta con lo smartphone mentre è al volante della sua auto. In alcuni procede a velocità bassa, nel traffico, ma in uno in particolare, quello pubblicato il 22 luglio 2022, l'automobilista si riprende mentre beve birra e in un altro il contachilometri della vettura segna addirittura 160 chilometri all'ora. Dettagli, questi, che potrebbero complicare ulteriormente la sua posizione.
La mamma della bimba ferita: "Sembrava lui la vittima"
E ancora più grave, la mamma della bimba ferita ha raccontato che il 29enne non ha prestato alcun soccorso, ma anzi "è rientrato in auto e ha aspettato l’arrivo dei vigili del fuoco, sembrava lui la vittima. Voglio giustizia e andrò avanti perché si deve fermare tutto questo. Non si può rischiare di uccidere per un video una famiglia che tranquillamente si trova nella sua auto”.