Incidente a Viterbo, scontro tra auto e trattore: Federico muore a 29 anni
Federico Gentili, ventinove anni, è morto in un incidente stradale nei pressi delle Terme dei Papi a Viterbo. Il sinistro è avvenuto intorno all'ora di pranzo di oggi, giovedì 27 maggio. Secondo le informazioni apprese era poco dopo l'una e Federico stava viaggiando alla guida della sua auto, un'Alfa Mito, quando per cause non note e ancora in corso di accertamento, si è scontrato con un trattore agricolo che stava trainando un rimorchio. Al momento dell'impatto il carico che trasportava si è ribaltato sull'auto, uccidendolo. Ricevuta la chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112, con la richiesta urgente di un'ambulanza, sul luogo della segnalazione è intervenuto il personale sanitario. I paramedici hanno tentato a lungo di rianimarlo, ma per Federico non c'è stato purtroppo nulla da fare se non constatarne il decesso. L'incidente ha richiesto l'intervento dei vigili del fuoco di Civitavecchia e di Viterbo, che hanno lavorato con l’autogrù (AG 17) per liberare il corpo intrappolato nell'abitacolo della macchina. Presenti per i rilievi scientifici le forze dell'ordine, che hanno svolto gli accertamenti di rito, per ricostruire la dinamica dell'accaduto.
I messaggi d'addio a Federico Gentili
Federico Gentili viveva nel Comune di Oriolo Romano, in provincia di Viterbo, dove il sindaco Emanuele Rallo ha proclamato per la giornata di domani lutto cittadino e un minuto di silenzio. Il ventinovenne era uno sportivo, giocava a calcio con il Tolfa. Tra le maglie che ha vestito quelle del Canale Monterano, Fidene, Fortitudo Nepi e Cerveteri. La notizia della sua improvvisa e tragica scomparsa si è diffusa in breve tempo tra chi lo conosceva e la comunità si è stretta intorno al dolore della sua famiglia. Tantissimi i messaggi d'addio, in attesa che vengano celebrati i funerali, per dargli l'ultimo saluto. Chi gli voleva bene lo ricorda come una persona veramente speciale, sempre sorridente e altruista. "Riposa in pace giovane splendido e solare" lo saluta Danilo, Mario scrive "ciao ragazzo d'oro", "L’idolo di noi più piccoli – lo ricorda Giorgio – quello che volevi diventare da grande quando lo vedevi giocare per la squadra del tuo paese. Unico. Ciao Fede".