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News sull'incidente a Roma tra Lamborghini e Smart

Incidente a Roma, un ex compagno di scuola dello youtuber: “Il bimbo morto poteva essere mio fratello”

“È sempre stato un bravo ragazzo ma non riesco a smettere di pensare che il bimbo morto nell’incidente sarebbe potuto essere mio fratello”, ha dichiarato un ex compagno di scuola dello youtuber al volante.
A cura di Beatrice Tominic
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L'incidente e il luogo in cui ha perso la vita il bimbo dopo qualche giorno dal drammatico scontro fra Smart e Lamborghini.
L'incidente e il luogo in cui ha perso la vita il bimbo dopo qualche giorno dal drammatico scontro fra Smart e Lamborghini.
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Continuano le indagini sull'incidente avvenuto mercoledì scorso a Casal Palocco, nel quale ha perso la vita un bimbo di cinque anni. L'autopsia sul corpicino del bambino si svolgerà oggi, al policlinico di Tor Vergata, come disposto dai pm della Procura. All'inizio della settimana prossima, invece, dovrebbe arrivare il nulla osta per la restituzione della salma alla famiglia.

La sorellina e la mamma del bimbo, rimaste gravemente ferite nell'impatto fra la Smart For Four in cui viaggiavano e il suv Lamborghini noleggiato dal gruppo di youtuber, stanno meglio e non sono più in pericolo di vita. Gli inquirenti procedono con le indagini, continuando anche a raccogliere le testimonianze di chi era presente al momento del sinistro.

Dopo il racconto drammatico di una ragazza appena diciottenne, che ha visto il suv trascinarsi lungo la strada la citycar e il bimbo all'interno dell'abitacolo "prendere una botta molto forte", gli agenti stanno raccogliendo anche le testimonianze del conducente di un'automobile e dell'autista di un autobus che si trovavano dietro la Smart. Amici e conoscenti, fra cui anche colleghi che lavorano online, si sono espressi invece su Matteo Di Pietro, lo youtuber dei The Borderline alla guida del suv al momento del sinistor, accusato di omicidio e lesioni stradali.

Il racconto del compagno di scuola dello youtuber

"Era un bravo ragazzo, conosco bene anche i suoi video – ha raccontato a il Corriere della Sera un ragazzo che frequentava il suo stesso liceo – Con la Lamborghini deve essergli sfuggita di mano la situazione".

Poi, però, l'amara constatazione: "Gli sono amico, ma mio fratello era compagno di classe del bimbo che è morto nell'incidente. Era con mia mamma mercoledì scorso, sono passati nel posto dello scontro un minuto dopo che era successo: sarebbe potuto succedere a lui – ha detto – Su queste strade si deve andare piano, ci sono bambini e scuole".

L'amico influencer su Tik Tok

"È da irresponsabili mettersi alla guida di un veicolo del genere? Sì. Matteo è un ragazzo irresponsabile? È successo per una challenge di youtube? No, poteva succedere a chiunque in strada e queste cose succedono ogni giorno", dice in un video pubblicato su Tik Tok Captain Blazer, a difesa dell'amico e collega.

Anche fra gli youtuber, però, c'è chi ha un'idea diversa: "Da tempo dicevo che si stava andando oltre: uno fa un video di 20 minuti su una Lamborghini, arriva un'altra persona che lo fa di un'ora. E si aumenta fino a cinquanta. Il problema è anche degli utenti: il pubblico non si accontenta più", ha dichiarato Ciccio Gamer, youtuber da 11 anni e più di tre milioni e mezzo di followers.

"Molti giovani cercano la gratificazione con visualizzazioni, like, commenti e condivisioni: anche le azioni più pericolose, se proposte online sembrano essere diventate normali", ha commentato invece Enrico Zanalda, presidente della Società italiana di Psichiatria Forense".

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