Inchiesta sulla corruzione in Anas, Tommaso Verdini chiede di patteggiare 2 anni e 10 mesi di carcere
Tommaso Verdini, il figlio dell'ex senatore di Forza Italia, ha chiesto di patteggiare una pena a due anni e dieci mesi di reclusione. La richiesta, che sarà adesso valutata anche dalla procura, riguarda il caso dei presunti illeciti negli appalti Anas, per cui Verdini figlio era finito agli arresti domiciliari. Deve rispondere dei reati di corruzione e turbativa d'asta. L'accusa ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato anche per Fabio Pileri, socio di Tommaso Verdini nella Inver.
Secondo l'ipotesi della procura Tommaso Verdini avrebbe stretto sottobanco accordi illeciti con imprenditori interessati ai bandi Anas (la società è estranea alla vicenda) garantendo loro informazioni e documenti riservati, in modo da favorirli.
Nell'ambito della stessa indagine è indagato anche Denis Verdini, padre di Tommaso e al momento in carcere per il crac del Credito cooperativo di Campi Bisenzio, per il quale è stato condannato a sei anni di carcere. A Verdini padre erano stati concessi i domiciliari: l'ex senatore sarebbe però evaso almeno tre volte per partecipare a cene con politici e con il figlio Tommaso, e per questo trasferito nuovamente in carcere a Firenze.
"Emerge che Denis Verdini – scrive il giudice per le indagini preliminari nell'ordinanza cautelare – è socio di fatto della Inver, decide la sua strategia, è colui che in virtù del suo peso politico e dei suoi rapporti con il sottosegretario Freni (estraneo alla vicenda)…assicura sponde o appoggi tali da consentirgli, direttamente o tramite il figlio Tommaso, e Pileri di promettere e garantire avanzamenti di carriera in Anas o ricollocamento in posizioni lavorative di rilievo".