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Incendio Malagrotta, l’assessora Alfonsi a Fanpage.it: “Roma non rischia una nuova emergenza rifiuti”

L’assessora Alfonsi a Fanpage.it: “Questo incidente riguarda una quantità di rifiuti importante, però una risposta da parte dell’amministrazione e da parte di Ama c’è stata e ci sarà. Questo incendio conferma la necessità di mettere in atto il piano rifiuti disegnato dal sindaco Gualtieri”.
A cura di Enrico Tata
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Il Tmb1 di Malagrotta trattava 650 tonnellate di rifiuti al giorno. Dopo l'incendio scoppiato il 24 dicembre che lo ha gravemente danneggiato, Roma rischia l'ennesima crisi nella raccolta dei rifiuti. Ma l'assessora capitolina all'Ambiente, Sabrina Alfonsi, assicura ai microfoni di Fanpage.it: "In questi mesi abbiamo lavorato per avere degli sbocchi sicuri e contratti sicuri per i rifiuti di Roma, sia all'interno del Lazio che in altre regioni. Contratti che prevedevano anche possibilità di aumento della quantità di rifiuti da conferire e questo ci ha dato la possibilità di rispondere immediatamente a questa emergenza".

Tuttavia, ha riconosciuto Alfonsi, "è chiaro che stiamo parlando di un incendio che ha coinvolto il più grande impianto di trattamento dei rifiuti di Roma e quindi qualsiasi altra soluzione prevede ovviamente una logistica diversa e sicuramente anche un aumento dei costi. La nostra risposta è stata quella di rimettere subito a pieno regime i nostri tre impianti, Rocca Cencia, il centro Ama di via dei Romagnoli a Ostia e lo stabilimento di Ponte Malnome. Ovviamente non li utilizziamo mai al massimo, perché è buona norma tenere gli impianti a un livello medio di utilizzo e quindi questa è stata la prima risposta all'emergenza".

In secondo luogo, ha spiegato l'assessora, è stata aumentata la quantità di rifiuti conferita negli impianti con contratti già in essere, come detto, e infine sono stati strettii altri accordi, "che arrivano grazie a una gara importante, da oltre 400 milioni di euro, che Ama ha pubblicato proprio ieri e che riguarda la gestione dei rifiuti per i prossimi due anni".

Roma rischia un'altra crisi nella raccolta dei rifiuti? Secondo Alfonsi, "le feste di Natale sono trascorse senza criticità, il piano di Ama ha funzionato bene, i cassonetti sono stati svuotati e già oggi sarebbe potuto essere un giorno di difficoltà a causa dell'incendio. Ama ha messo in campo un buon piano, che prevede peraltro, come tutti i piani fatti bene, incidenti di percorso. Certo non ci aspettavamo questo incidente, perché riguarda una quantità di rifiuti importante, però una risposta da parte dell'amministrazione e da parte di Ama c'è stata e ci sarà". 

Sulle indagini in merito alle cause dell'incendio divampato all'interno del Tmb, Alfonsi ha detto di confidare nella magistratura e ha voluto ringraziare la Commissione parlamentare Ecomafie, che oggi ha effettuato un sopralluogo a Malagrotta: "La commissione ha acceso un faro importante sulla vicenda. È bene che si faccia presto luce fino in fondo su questo incidente. Stiamo parlando di un incendio scoppiato il 24 di dicembre, quando l'impianto era inutilizzato e aveva pochi rifiuti all'interno. Dettagli che contribuiscono a far crescere sospetti, perché certamente una spiegazione a quanto avvenuto ci deve essere. Voglio ricordare che stiamo parlando di impianti che dispongono di sistemi anticendio e sistemi di allarme". 

Per l'assessora Alfonsi, "questo incidente conferma la necessità di mettere in atto il piano rifiuti disegnato dal sindaco Gualtieri. Conferma la necessità di impianti di nuova generazione, con nuove tecnologie, meno inquinanti e meno pericolosi. Sono esattamente la risposta a questo incidente che, ricordiamo, è l'ultimo di quattro. Roma ha bisogno dei biodigestori, degli impianti di selezione e valorizzazione della carta e della plastica, e ha bisogno del termovalorizzatore". 

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