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La morte dell'ultras Fabrizio Piscitelli a Roma

Incendio ristorante Portobello: condannato Enrico Bennato, fratello del boss rivale di Diabolik

Enrico Bennato è stato condannato a tre anni di carcere con l’accusa di tentato incendio doloso per il rogo appiccato al ristorante ‘Portobello’ a Selva Candida.
A cura di Natascia Grbic
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Un'immagine dell'incendio pubblicata dall'allora sindaca Virginia Raggi
Un'immagine dell'incendio pubblicata dall'allora sindaca Virginia Raggi
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È stato condannato a tre anni di carcere con l'accusa di tentato incendio doloso Enrico Bennato, nome già noto alle cronache per l'accusa di coinvolgimento nell'omicidio di Selavdi Shehaj, detto ‘Passerotto', l'uomo ucciso sulla spiaggia di Torvaianica a settembre 2020. Insieme a lui è stato condannato anche un altro uomo a due anni di carcere. Le accuse si riferiscono all'incendio del ristorante ‘Portobello' di Selva Candida avvenuto ad aprile 2021. La scena è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza, dove si vedono chiaramente i due dare fuoco al ristorante. Il giudice ha riqualificato l'accusa in tentato incendio doloso perché le fiamme non riuscirono a espandersi nelle sale del locale. L'accusa aveva chiesto per Enrico Bennato una condanna a cinque anni di carcere.

Enrico Bennato è un nome noto negli ambienti della mala romana. Fratello del boss Leandro Bennato, era uno degli acerrimi nemici di Fabrizio Piscitelli, narcotrafficante e capo ultrà degli Irriducibili ucciso nell'agosto 2019 al parco degli Acquedotti di Roma. Proprio Leandro Bennato era stato inizialmente ritenuto (accusa poi archiviata) di essere uno dei mandanti dell'omicidio di Diabolik.

Enrico Bennato è attualmente a processo per l'omicidio di Selavdi Shehaj, freddato con un colpo di pistola sulla spiaggia di Torvaianica in mezzo a tantissime altre persone. La modalità è molto simile a quella con cui è stato ucciso Piscitelli: un uomo che correva sulla battigia gli è passato davanti e gli ha sparato, causandogli ferite letale che lo hanno poi portato alla morte. Per la Procura a uccidere Shehaj è stato non solo Bennato, ma anche Raul Esteban Calderon, l'argentino accusato di essere l'esecutore materiale dell'omicidio di Diabolik. Anche lui ucciso da un finto runner mentre era seduto su una panchina al parco degli Acquedotti: con chi avesse appuntamento quel giorno, non è mai stato svelato.

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