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Notizie sull'incendio a Malagrotta a Roma

Incendio Malagrotta, Arpa conferma: livelli diossina alti, ma nei limiti. Nessun allarme

L’Arpa Lazio, l’agenzia per la protezione ambientale, ha diffuso dati più precisi in merito alle attività di monitoraggio sulla qualità dell’aria in seguito all’incendio del Tmb di Malagrotta a Roma.
A cura di Enrico Tata
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A 48 ore di distanza dall‘incendio che ha distrutto il Tmb 2 di Malagrotta, l'Arpa Lazio, l'agenzia per la protezione ambientale, ha diffuso dati più precisi in merito alle attività di monitoraggio sulla qualità dell'aria. Ebbene, non c'è alcun allarme diossina. I valori sono più alti rispetto al solito, ma entro i limiti stabiliti dalla legge. Le diossine sono in ambiente urbano in quantità inferiore al valore di riferimento individuato dall'Oms, mentre per quanto riguarda le concentrazioni in aria il valore del campione "è pari al valore di riferimento individuato come indicativo della presenza di una sorgente locale di emissione".

Le prime analisi dell'Arpa sull'incendio di Malagrotta

Arpa rende noto che sono stati installati due campionatori, il primo nei pressi dell'incendio e il secondo nella zona di Ponte Galeria, all'interno del comune di Fiumicino, distante circa 6 chilometri in linea d'aria dal Tmb di Malagrotta. I primi due campioni, si legge ancora nel documento diffuso dall'agenzia, sono stati ritirati nella mattinata del 16 giugno (l'incendio è divampato nel pomeriggio del 15 giugno) e nel pomeriggio dello stesso giorno dalla stazione posizionata nei pressi dell'incendio. Da questi è stata analizzata la presenza di microinquinanti (diossine, furani, PCB, IPA – Benzene), "composti pericolosi per l'ambiente e la salute che possono essersi generati a seguito della combustione". Nella giornata di domani, sabato 18 giugno, saranno disponibili anche i dati del campione proveniente dalla zona di Ponte Galeria (questo campionamento è stato avviato alle ore 23 del 15 giugno ed è terminato nella mattina del 17 giugno).

Incendio Malagrotta, perché tutti i romani hanno sentito puzza di bruciato

È stata anche elaborata una mappa per individuare le aree "di potenziale massima ricaduta delle emissioni generate dall'incendio nell'impianto di Malagrotta". È cominciato anche il controllo del suolo, delle acque superficiali, delle colture e di tutti gli allevamenti dell'area.  Questa invece la spiegazione del forte odore percepito da moltissimi cittadini in quasi tutta la città: "È legato alla presenza collettiva in aria di un insieme numeroso di composti chimici diversi. Tale inquinamento non può essere rilevato e quantificato attraverso il monitoraggio dei singoli inquinanti (particolato, biossido di azoto, benzene, biossido di zolfo)".

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