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Incendio alla sede dell’Istituto Superiore di Sanità: rivendicato da gruppi anarchici

Sarebbero responsabili gruppi anarchici dell’incendio al portone della sede dell’Istituto Superiore di Sanità in via Regina Elena a Roma, che hanno rivendicato l’episodio con un messaggio pubblicato sul portale Roundrobin.info. Sulla vicenda ancora da delineare sono ancora in corso le indagini dei carabinieri.
A cura di Alessia Rabbai
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Il portone dell'Iss dato alle fiamme (LaPresse)
Il portone dell'Iss dato alle fiamme (LaPresse)

L'incendio al portone dell'Istituto Superiore di Sanità è stato rivendicato dal portale Roundrobin.info, sito di "comunicazione orizzontale per la galassia antiautoritaria anarchica". Una vicenda i cui contorni sono ancora tutti da delineare, sulla quale indagano i carabinieri con il nucleo Antiterrorismo e la Procura di Roma. "Riceviamo e diffondiamo. Un giorno non troppo lontano dall'8 marzo, incendiato il portone dell'ISS. Perché sul mio corpo decido io. Perché le responsabilità degli assassinii di Stato nelle carceri a marzo 2020 sono da cercare anche là dentro. Perché la medicina è un'istituzione oppressiva, una delle molteplici colonne su cui si fonda il sistema capitalista patriarcale tecnoindustriale. Perché era l'ultima giornata prima del ritorno in zona rossa e ci stava di passarla in allegria. E soprattutto, perché no? Solidarietà con chi lotta dentro le carceri, contro di esse e contro ogni tipo di gabbia. Un pensiero ai virus oppressi di tutto il mondo" si legge sul sito.

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In fiamme portone dell'Iss: in un video un uomo lascia una borsa

Le telecamere hanno immortalato immagini che potrebbero risultare utili in sede d'indagine, come aiuto per ricostruirne la dinamica: in un video acquisito dai carabinieri si vede un uomo, con un piumino lungo di colore chiaro, un cappello e il volto coperto dalla mascherina, mentre lascia una borsa davanti al portone, proprio nel punto in cui è scaturito l'incendio, poco dopo il suo passaggio. Il questore di Roma Carmine Esposito ha disposto la vigilanza fissa fuori dalla sede e l'attenzione ricade anche sulle altre strutture sanitarie di Roma, che si occupano, ormai da oltre un anno, dell'emergenza coronavirus.

L'incendio alla sede dell'Iss provocato da un ordigno rudimentale

A provocare l'incendio alla sede dell'Iss non è stato, come ipotizzato in un primo momento, del liquido infiammabile gettato sulla parte bassa del portone, ma un ordigno rudimentale, che sarebbe esploso generando poi le fiamme. L'ipotesi sul movente che abbia spinto il o i responsabili all'azione è che sia trattato di un atto dimostrativo, contrario alle chiusure degli esercizi commerciali e all'istituzione della zona rossa in cui Roma e il Lazio si trovano dallo scorso lunedì 15 marzo e nella quale resteranno per almeno quattordici giorni, a causa del progredire dell'emergenza sanitaria.

(LaPresse)
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