Incendiano la Tenuta presidenziale di Castelporziano, Mattarella: “Grazie a chi ha dato l’allarme”
Un gruppo di uomini, ancora non identificati, all'alba di oggi martedì 17 agosto, ha gettato in un'azione coordinata degli inneschi incendiari al di là del muro di cinta della Tenuta presidenziale di Castel Porziano. Fortunatamente i danni sono stati di poco conto: alcuni arbusti di macchia mediterranea hanno immediatamente preso fuoco ma, grazie al tempestivo allarme lanciato da alcuni cittadini che passavano su via Pratica di Mare, che sono intervenuti per spegnere le fiamme, e al successivo intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Pomezia, l'incendio è stato domato prima che si propagasse.
Ignoti i motivi che hanno spinto i piromani a coordinare e mettere in pratica il loro disegno criminoso. La Tenuta presidenziale di Castel Porziano, il cui accesso tranne rare occasioni è interdetta al pubblico, oltre a essere la residenza estiva del Capo dello Stato, rappresenta una riserva naturale di inestimabile valore con la sua pineta dove trova rifugio anche la fauna selvatica.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in una nota, ha ribadito la sua condanna "per atti di criminalità che colpiscono la comunità civile e ha ringraziato i cittadini che hanno segnalato l’incendio e le squadre di soccorso dei vigili del fuoco: grazie al loro intervento tempestivo sono state evitate gravissime conseguenze".
La Tenuta presidenziale si estende per circa 6000 ettari, ospita 1082 specie di piante, e numerose specie animali compresi caprioli, picchi e barbagianni. Comprende anche 3 chilometri di spiaggia con alle spalle un ecosistema inviolato di dune e arbusti tipici della macchia Mediterranea. La pineta che si estende per 750 ettari è una delle più belle in Italia. All'interno anche le ville ereditate dai papi e dai Savoia, che rappresentano importanti testimonianze storiche e sono oggi nelle disponibilità della Presidenza della Repubblica e possono essere visitate con tour guidati su prenotazione.