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News sull'incidente a Roma tra Lamborghini e Smart

Incidente Casal Palocco, il video degli youtuber in Lamborghini prima dello schianto

“Sta andando tutto bene, ma ho le gambe atrofizzate”, dicevano i The Borderline in un video pubblicato online mentre giravano le “Cinquanta ore in una Lamborghini” durante una pausa al fast food. Poche ore dopo, invece, lo schianto con la Smart in cui ha perso la vita un bimbo di 5 anni.
A cura di Beatrice Tominic
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A sinistra i due youtuber nella Lamborghini durante un video in pausa pranzo, a destra l'incidente.
A sinistra i due youtuber nella Lamborghini durante un video in pausa pranzo, a destra l'incidente.
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Lo avevano già fatto altro volte: trascorrere cinquanta ore in un'automobile senza mai scendere riprendendosi e pubblicando il video sul loro canale Youtube dove, come The Borderline, contano più di 600mila followers. Su una Fiat Cinquecento, su una Tesla. Stavolta toccava al suv Lamborghini Urus, noleggiato lunedì dal loro autonoleggio di fiducia e subito finito online, in un video su TikTok di Vito Loiacono, uno degli youtuber. Lo stesso che, circa due giorni dopo, terminerà la sua folle corsa schiantandosi contro la Smart in cui viaggiavano il piccolo di 5 anni, sua mamma e la sorellina, poco più piccola. Sul corpicino sarà eseguita oggi l'autopsia al Policlinico di Tor Vergata.

Il macchinone non passa inosservato con il suo colore blu sgargiante. Anche per questa ragione, sono in molti a ricordarsi di averlo visto passare, sfrecciando per le strade di Casal Palocco e non solo. Alla guida Matteo Di Pietro, al volante anche quando si è verificato il terribile incidente, accusato di omicidio e lesioni. Al vaglio dell'autorità giudiziaria la posizione degli altri ragazzi in auto.

Le ore in Lamborghini prima del terribile incidente

La sfida inizia nella giornata successiva al noleggio, martedì. Le cinquanta ore sarebbero terminate giovedì, due giorni dopo. Fin dalle prime ore del primo giorno, molti hanno riconosciuto i ragazzi a bordo dell'auto. "Mio figlio li aveva riconosciuti, ci siamo avvicinati e ha chiesto loro un selfie", ha raccontato la mamma di un bimbo di circa 7 anni.

Anche chi non li conosceva, si è accorto della loro presenza: "La macchina sfrecciava per le vie di Casal Palocco ed è scomparsa dietro alla prima curva", racconta un'altra persona.

A metà del primo pomeriggio, come fatto per i video precedenti, si sono fermati per una pausa nel piazzale del Burger King di Casal Palocco, proprio in via di Macchia Saponara, dove il giorno dopo avverrà lo schianto. L'ordine, due bibite e patatine, è dal Drive Through: "Non era la prima volta  che si fermavano qui con un'auto di lusso", ha dichiarato a la Repubblica il titolare del fast food.

La folle corsa in auto sul suv prima dello schianto con la Smart

Dopo la pausa, è ricominciata la corsa sulla Cristoforo Colombo e poi all'Infernetto. "Ero sceso a passeggiare con il cane in via Salorno, andavano verso via San Candido. Dai finestrini abbassati si sentiva ridere – ha raccontato alla testata una persona – Dopo la rotonda hanno accelerato".

Dopo la notte, passata nell'abitacolo, riprendono a muoversi. Alle sei il benzinaio a Castelporziano li vede passare ad alta velocità più volte lungo la via. Dopo è la volta dell'Eur: a mezzogiorno la Lamborghini si trovava davanti al centro congressi della Nuvola, verso Roma. Secondo testimoni, oltre all'alta velocità, sorpassavano a destra. Nel primo pomeriggio avrebbero viaggiato ancora all'Infernetto, fra via Dobbiaco e via Wolf Ferrari, muovendosi velocemente fra case e negozi. Poi ancora una pausa al Burger King e un'altra al McDonalds. "Sta andando tutto bene ragazzi, anche se non scendiamo e le mie gambe si sono atrofizzate", diceva Di Pietro. Poco dopo, invece, alle 15.45, lo schianto con la Smart in via di Macchia Saponara.

Secondo alcuni, una volta scesi dal suv i ragazzi avrebbero continuato a riprendere la scena. "Sorridevano, non ho visto versare una lacrima", ha dichiarato a Fanpage.it il papà di un compagno di scuola del bimbo che ha perso la vita nell'incidente. Come dimostra un video, un uomo si sarebbe scagliato contro i ragazzi: se non lo avesser bloccato, sarebbe scoppiata una rissa.

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