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Inaugurato il nuovo studentato della Sapienza intitolato al prof Luca Serianni: 240 posti letto

Il nuovo studentato intitolato a Luca Serianni offre 166 camere singole e doppie, ognuna con bagno privato, per un totale di 240 posti letto a disposizione degli studenti.
A cura di Enrico Tata
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È intitolato al professore Luca Serianni il nuovo studentato dell'Università Sapienza di Roma. Ottomila metri quadrati di superficie, quattro piani fuori terra e uno interrato, 166 camere singole e doppie, ognuna con bagno privato, per un totale di 240 posti letto a disposizione degli studenti. All'interno dell'edificio del Complesso ex Regina Elena, completamente ristrutturato, ci sono anche aule per la didattica, sale studio, cucine attrezzate e aree comuni.

"Sapienza è in prima linea per il diritto allo studio. Il nostro impegno per garantire posti alloggio sicuri, accoglienti, e soprattutto accessibili a chi ha minori possibilità o per i più meritevoli è ben delineato da un programma di interventi edilizi: ricordo che sono in corso di realizzazione le residenze di via Osoppo, quelle di via Palestro, dell'ex dopolavoro in Città universitaria e quelle del Polo Pontino di Latina. E' inoltre prevista nell'area dell'ex SDO di Pietralata la realizzazione di un ulteriore studentato da 240 posti che sarà gestito da Lazio DiSCo, intervento di cui Sapienza è stata promotrice curando fino alla progettazione definitiva e avendo messo a disposizione il terreno su cui sorgerà l'edificio", ha spiegato la rettrice dell'ateneo, Antonella Polimeni, presente all'inaugurazione della nuova struttura insieme al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

Come detto, la nuova residenza per studenti è intitolata a Luca Serianni, scomparso lo scorso anno a seguito di un incidente stradale. Esimio linguista e filologo è stato professore e poi docente emerito della Sapienza.  "Luca Serianni, un docente esemplare, è stata una persona istintivamente gentile, affabile, generosa e disponibile. Sinceramente dedita a tutti coloro ai quali trasmetteva qualcosa, fosse un insegnamento o un pensiero o un'idea o, più semplicemente, una parola. Vogliamo che resti tangibilmente presente nella comunità studentesca che tanto lo ha amato: per questo abbiamo scelto di intitolargli la nostra Residenza", ha dichiarato la rettrice Polimeni.

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