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“Inaccettabile la condizione di degrado di Castel Sant’Angelo”: la Procura apre un’indagine

Si tratta di un fascicolo senza ipotesi di reato e senza indagati: spetterà ora al pm Delio Spagnolo stabilire eventuali responsabilità, anche del Comune, rispetto allo stato di incuria e degrado in cui versa il Parco della Mole Adriana.
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Michele Natoli, presidente dell’associazione Parco di Castel Sant’Angelo
Michele Natoli, presidente dell’associazione Parco di Castel Sant’Angelo

Il Parco della Mole Adriana, che deve il suo nome al mausoleo voluto dall’omonimo imperatore nel II secolo d.C., è situato sulla sponda destra del Tevere e circonda quello che un tempo era stato pensato come sepolcro dell’imperatore e della sua famiglia, convertito dopo secoli in prigione e attualmente Museo nazionale. Ma il parco, nonostante la sua posizione centrale e il costante flusso di turisti che lo attraversa ogni giorno, versa in condizioni talmente critiche che la Procura ha aperto un fascicolo d’indagine. Non è ancora stata formulata un’ipotesi di reato: al pm Delio Spagnolo è affidato il compito di capire se il Comune abbia o meno una parte di responsabilità nella questione.

Le condizioni di degrado del parco

Rami di alberi caduti e mai rimossi, panchine rotte, sporcizia, cestini per l’immondizia mancanti e assenza di luci nelle ore notturne. La denuncia dell’incuria e del degrado che caratterizzano attualmente il parco è stata presentata dall’avvocato Antonio Andreozzi: ad accompagnarla, numerose fotografie che testimoniano le pessime condizioni dell’area verde. Secondo quanto riportato da Repubblica, dietro alla querela c’è lo stesso architetto Michele Natoli, presidente dell’associazione Parco di Castel Sant’Angelo: troppo serie le criticità per far finta di nulla, comprese quelle relative alla questione igienico-sanitaria, la pretesa è quella di un serio e radicale intervento.

Tra le problematiche più urgenti, “panchine e staccionate in ferro lesionate, mattoni mancanti e danneggiati nell’area dell’anfiteatro”. E ancora: “la vegetazione che infesta il giardino” e il rischio provocato dalla “frequente caduta dei rami dei lecci”. Questo avviene perché, come riportato dalla stessa querela, “molti alberi sono stati attaccati da un insetto chiamato cerambice che divora il legno”. Altro importante tema è quello dei rifiuti: i cestini erano stati infatti temporaneamente tolti e mai riposizionati, favorendo così il dilagare dell’immondizia, che si accompagna al problema dell’insufficiente, se non quasi totalmente assente, illuminazione. Starà ora alla Procura stabilire eventuali responsabilità rispetto allo stato in cui versa il giardino.

Giubileo 2025: riqualificazione del Parco della Mole Adriana

Il Parco della Mole Adriana rientra anche nel piano di lavori previsti in vista del Giubileo 2025. In particolare, l’area dovrebbe essere interessata dal progetto di creazione di una zona esclusivamente pedonale che colleghi Castel Sant’Angelo a San Pietro, passando per Piazza Pia e via della Conciliazione. “Uno dei finanziamenti previsti in vista del Giubileo è incentrato proprio sulla riqualificazione della Mole Adriana: tutela del verde e riforestazione sono le priorità”, spiega Edoardo Zanchini, direttore dell’ufficio Clima del Comune di Roma.

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