In massa alla Sapienza per Giorgio Parisi, Nobel per la Fisica: “Italia non è paese per ricercatori”
Una folla immensa ha accolto Giorgio Parisi, nobel per la Fisica, nell'aula magna dell'Università la Sapienza di Roma, dove è stato presentato dalla rettrice Antonella Polimeni e dalla ministra Maria Cristina Messa. Dalla facoltà di fisica dell'ateneo è stato appeso uno striscione, con su scritto "It's coming Rome, congratulazioni Giorgio!". Appena è entrato nell'aula magna, centinaia di ragazzi sono scattati in piedi applaudendo e urlando ‘Bella Giorgio". "Oggi è una giornata importante – ha dichiarato Parisi nel suo discorso – che dà riconoscimento non solo a questa università, dove sono entrato come studente nel lontano 1966, ma a tutta la scienza italiana, riconoscimento che negli ultimi anni anni è mancato e che invece sarebbe dovuto arrivare. La Rettrice mi ha definito ‘gigante' ma, come diceva Newton, se ho potuto vedere così lontano è proprio perché mi sono arrampicato sulle spalle di giganti. Ho un debito enorme con il Dipartimento di Fisica, un ambiente eccezionale, di avanguardia, superiore a quello di tanti atenei stranieri; e con tanti collaboratori rivelatisi fondamentali. Perché certe cose le fai da solo, certe solo con l'aiuto degli altri".
Giorgio Parisi nel suo discorso ha sottolineato anche il fatto di come l'Italia non sia esattamente un paese amico della ricerca, con tanti studiosi costretti ad andare all'estero per trovare condizioni di vita accettabili e per far sì che il proprio lavoro di professionisti venga riconosciuto in modo adeguato. Un terreno sul quale l'Italia è incredibilmente indietro, con tassi di precariato altissimi. "Al di là di quello che si potrà fare nei prossimi cinque anni con i fondi europei, sono importanti cambiamenti strutturali perché l'Italia possa diventare un Paese accogliente per i ricercatori, italiani o stranieri non importa: oggi non lo è, lo dimostra il fatto che in tanti vanno dal nostro Paese all'estero e pochi vengono dall'estero in Italia".
Giorgio Parisi è uno dei tre ricercatori premiati con il Nobel per la Fisica per il suo contributo innovativo "alla nostra comprensione dei sistemi fisici complessi". Parisi ha ottenuto il Nobel per "la scoperta dell'interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici da scala atomica a scala planetaria". Parisi è stato celebrato non solo da Roma e dall'Università la Sapienza ovviamente, ma da tutta Italia: messaggi di auguri sono arrivati dal capo dello Stato Sergio Mattarella, dal presidente del consiglio Mario Draghi, che lo riceverà a Palazzo Chigi, e anche dalla presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza.