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In escandescenze minaccia e aggredisce l’infermiera, poi le tira una sedia: denunciato il paziente

I fatti sono avvenuti a Sora, nel frusinate, dove un’infermiera è stata minacciata e aggredita da un paziente che ha dato in escandescenze al pronto soccorso.
A cura di Beatrice Tominic
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Un ennesimo racconto di minacce e aggressioni al pronto soccorso arriva dall'ospedale Santissima Trinità di Sora, nel frusinate, dove un'infermiera ha denunciato di essere stata minacciata e aggredita da un paziente che ha dato in escandescenza qualche giorno fa.

L'infermiera, un'infermiera originaria di Arpino, comune non troppo distante da Sora, si trovava nel triage in pieno turno di lavoro quando, insieme ad una collega, ha visto arrivare un uomo che stava camminando velocemente. Come riportato da Frosinone News.eu, è entrato pretendendo si essere preso in cura per un presunto trauma al bacino, senza seguire le regole dell'ospedale. L'infermiera gli ha chiesto prima di sottoporsi ad un tampone antigenico e poi alla registrazione: successivamente avrebbe dovuto attendere il suo turno.

L'aggressione all'infermiera

In breve tempo l'uomo è andato in escandescenze: prima ha iniziato ad insultare e minacciare la donna, poi ha preso una delle sedie presenti nella sala e l'ha scagliata contro l'infermiera che, per evitare il colpo, si è nascosta dietro ad un'altra sedia.  Il gesto dell'uomo ha immediatamente fatto scattare l'allarme: in breve tempo gli agenti della polizia hanno raggiunto la struttura. Soltanto vedendo i poliziotti l'uomo è riuscito a calmarsi.

L'arrivo dei soccorsi

Arrivati nel pronto soccorso, i poliziotti sono riusciti a far calmare l'uomo e a far tornare all'ordine la sala. L'infermiera, in stato di agitazione, è stata soccorsa dai colleghi che l'hanno curata. L'infermiera, che in seguito ha sporto denuncia, ha poi spiegato di non essere interessata a ricevere risarcimento: chiede soltanto maggiori tutele per la sua categoria di lavoratori, unendosi al pensiero di altri lavoratori, lavoratrici e sindacati. Per contrastare episodi simili all'ospedale San Camillo di Roma è stato attivato il servizio di sorveglianza attivo 24 ore su 24. Dall'inizio del mese di agosto, prima di quanto avvenuto all'ospedale di Sora, si contano almeno altri tre episodi simili: uno al Santo Spirito, uno all'ospedale di Cassino e l'ultimo, nella giornata di sabato scorso, al Grassi di Ostia.

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