Bello, ambientalista e coerente con la crisi energetica che stiamo vivendo. E allora perché tante critiche a ‘Fotovoltacchio', come è stato maliziosamente ribattezzato il nuovo albero di Natale di piazza Venezia a Roma? Non risolverà l'emergenza climatica, né contribuirà in modo significativo ad una svolta ‘green', a Roma continueranno ad esserci sprechi dal punto di vista energetico e non può rappresentare un diversivo rispetto alla ‘mondezza' che sta tornando a riempire le strade della Capitale e che a Natale potrebbe trasformarsi in una nuova emergenza rifiuti.
Chiedi ai cittadini di ridurre i consumi e poi accendi luminarie di Natale come se nulla fosse? Tenere Roma al buio durante il periodo di Natale non è pensabile e allora bene Gualtieri ha fatto a dare un messaggio politico con l'albero di piazza Venezia: luci accese, ma ad impatto zero. Un'altra soluzione simbolicamente efficace l'ha trovata per esempio il commissario di Pomezia, che ha preferito utilizzare i fondi destinati alle luminarie per finanziare gli aiuti per le famiglie povere.
L'albero di piazza Venezia è bello, e questo ben pochi lo mettono in discussione. C'è chi come Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, ha attaccato ‘Fotovoltacchio' per i grandi pannelli solari installati alla sua base. È vero, sono ben visibili durante il giorno. Ma di notte, quando l'albero è acceso, sono praticamente invisibili. Comunque secondo Sgarbi si tratta di "un'esibizione di ambientalismo fasullo”, costruito “per rappresentare il bene delle rinnovabili che è profondamente immorale”. Nel caso specifico, spiega ancora il sottosegretario, "non si capisce che bisogno ci sia" dei pannelli "per illuminare quattro palle di Natale". E contro il nuovo albero Sgarbi ha anche interpellato la Sovrintendenza, perché quei pannelli deturperebbero lo scenario storico di piazza Venezia. Il critico d'arte, del resto, è lo stesso che negli ultimi anni si è scagliato con violenza contro le pale eoliche installate nel Sud Italia, colpevoli anch'esse di distruggere il panorama di quelle zone.
No, non basta un abete ‘solare' per definirsi ecologisti e non serve per risolvere la crisi energetica. Non può servire neanche a nascondere le gravi emergenze che la città sta vivendo nonostante il cambio di amministrazione. Ma quello di piazza Venezia resta un bell'albero di Natale che porta con sé un bel messaggio politico. Alla base ha due grandi pannelli solari, che tra l'altro servono anche ad alimentare le luminarie di via del Corso. Di giorno, forse, non saranno un gran bel vedere, ma stavolta la polemica sull'albero di Natale ce la potevamo risparmiare, memori di Spelacchio.