In crisi di astinenza semina il panico in pronto soccorso e prende a calci e pugni un’infermiera
Prima gli insulti poi, in una manciata di secondi, i calci e i pugni contro i medici del pronto soccorso del Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Così un uomo di sessantasette anni è stato arrestato dalle forze dell'ordine intervenute nella sala d'aspetto, tra malati e medici impegnati nelle visite d'accettazione. All'udienza di convalida il giudice per le indagini preliminari ha deciso di confermare lo stato di arresto, con l'accusa di lesioni, minacce e interruzione di pubblico servizio I fatti risalgono allo scorso martedì, quando l'uomo è arrivato in ospedale a bordo di un'ambulanza. Vittima della sua furia in particolare un'infermiera di cinquant'anni, intervenuta per tentare di calmarlo: l'uomo da quanto ricostruito, era in crisi di astinenza da sostanze stupefacenti.
Il decreto legge contro le violenze in ospedale
Le violenze negli ospedali nei confronti di medici e personale sanitario è aumentato in questi anni, tanto da rappresentare un vero e proprio argomento di dibattito pubblico e per la politica. Sono proprio gli infermieri e le donne che lavorano in corsia i più colpiti. E proprio contro le violenze in corsia il governo ha varato un nuovo decreto legge solo lo scorso venerdì, che prevede l'arresto e condanne fino a 5 anni di carcere, e multe fino a 10.000 euro per chi danneggia le suppellettili e i beni degli ospedali. Per chi aggredisce medici e personale sanitario è previsto inoltre l'arresto in differita: anche se la persona o le persone coinvolte non vengono individuate e fermate al momento dei fatti, ma solo al termine delle indagini, scatta comunque l'arresto immediato.