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In cosa consiste lo spettacolo dei gladiatori offerto da Airbnb al Colosseo di cui tutti hanno paura

Tutti contro lo spettacolo dei gladiatori al Colosseo. Ma in cosa consiste l”experience’ sponsorizzata da Airbnb e chi l’ha autorizzata?
A cura di Enrico Tata
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Tutti contro lo spettacolo dei gladiatori al Colosseo sponsorizzato da Airbnb. Dal nuovo assessore alla Cultura di Roma, Massimiliano Smeriglio, al segretario romano del Pd, Enzo Foschi, fino ai consiglieri dem e alle associazioni dei residenti del centro storico.

Ma chi ha autorizzato la sponsorizzazione di Airbnb e in cosa consiste l'"experience" tanto contestata? Lo spiega un comunicato diffuso da Airbnb e che presenta l'accordo firmato con il Parco Archeologico del Colosseo, una struttura autonoma creata dal MiBACT nel 2017 e che comprende, oltre all'anfiteatro Flavio, il Foro Romano, il Palatino e la Domus Aurea. La direttrice del Parco è Alfonsina Russo.

Airbnb contribuirà con un 1 milione e mezzo di dollari alla realizzazione del progetto Il Colosseo si Racconta, che consiste nel rinnovo del percorso museografico diffuso e dei temi espositivi permanenti.

In cosa consiste lo spettacolo dei gladiatori offerto ai clienti Airbnb

È prevista inoltre una collaborazione con Ars Dimicandi e il Gruppo Storico Romano per realizzare un'esperienza che potrà essere prenotata proprio sulla piattaforma Airbnb che consentirà ad alcuni clienti della piattaforma "di immergersi nella cultura gladiatoria e cimentarsi in una rievocazione degli storici combattimenti, filologicamente ricostruita in tutti i dettagli, nell’incredibile cornice del Colosseo. Per la prima volta il Colosseo tornerà così a svolgere la sua originaria funzione di edificio da spettacoli, con un salto nel tempo indietro di quasi 2000 anni, grazie anche agli allestimenti filologici sia sul piano arena sia negli ipogei".

Tra l'altro, come si legge nello stesso comunicato, è stato proprio il Parco a siglare un accordo di collaborazione con le due associazioni, "finalizzato alla conoscenza e alla promozione della gladiatura nel mondo antico. L’ambizioso progetto nasce dalla volontà di divulgare a livello nazionale e internazionale la disciplina della gladiatura con l’ausilio di rigorose basi scientifiche e avvalendosi delle tecniche dell’archeologia sperimentale". Da quello che si intuisce, quindi, questi spettacoli potrebbero essere offerti in futuro a prescindere dall'accordo con Airbnb.

Secondo Alfonsina Russo "al fascino dell'imponente architettura" del Colosseo, "ora si somma anche la rievocazione storica dei combattimenti e dei duelli tra coppie di gladiatori che si contendevano la vittoria e con essa la fama attraverso una oculata e scientifica ricostruzione dei luoghi”.

Grazie a questo accordo con Airbnb alcuni ospiti della piattaforma potranno prenotare un'esperienza che avrà luogo al Colosseo al tramonto, dopo la chiusura al pubblico. I visitatori saranno guidati nei corridoi sotterranei e di seguito faranno il proprio ingresso nell'arena, "dove avranno l’opportunità di imparare alcune tecniche del combattimento gladiatorio grazie agli esperti rievocatori delle associazioni Ars Dimicandi e Gruppo Storico Romano". Due associazioni che da anni si occupano di rievocazioni storiche e il Gruppo Storico Romano è menzionato in una pagina ufficiale del sito del Comune di Roma come associazione meritoria. Peraltro attualmente già organizza un'esperienza chiamata "Scuola per gladiatori".

Tutti contro lo spettacolo dei gladiatori al Colosseo

Molti esponenti della maggioranza in Campidoglio hanno tuttavia contestato questa iniziativa. Scrive per esempio il segretario del Pd Roma, Enzo Foschi: "Incredibile che già solo si ragioni su una proposta per far combattere turisti dentro l'arena del Colosseo. Una trovata pubblicitaria di Airbnb che, dopo esser di fatto entrata in possesso del centro storico, snaturandolo del tutto e facendolo diventare un grande parco turistico, ora vuole ridicolizzare il Colosseo che, insieme al Cupolone di San Pietro, è l'immagine più identificativa della città in tutto il mondo. Non siamo a Disneyland, siamo Roma. Ogni tanto qualcuno sembra dimenticarlo".

Spiega invece Massimiliano Smeriglio, assessore alla Cultura di Roma Capitale: "Non possiamo trasformare uno dei monumenti più importanti al mondo in un parco a tema, per questo ho deciso di scrivere al Ceo di AIRBNB e chiedere di confermare lo stanziamento alla sovrintendenza, rinunciando allo spettacolo turisti-gladiatori. Con un gesto di questo tipo la piattaforma si accrediterebbe sempre di più come amica di Roma tutelandone il patrimonio artistico unico al mondo senza trasformarlo in un parco giochi. Sono convinto che il board Airbnb rifletterà su questa proposta".

La risposta del Parco Archeologico del Colosseo

Non ha tardato ad arrivare la risposta del Parco Archeologico del Colosseo che specifica, in merito all'accordo con Airbnb: "L'obiettivo della collaborazione è valorizzare il patrimonio storico e culturale dell’Anfiteatro Flavio attraverso attività immersive nel pieno rispetto del monumento, basate su un rigoroso lavoro di ricerca storica coniugando conservazione, educazione e innovazione e rinnovando il percorso museografico – scrivono in una nota – Lo scopo è raggiungere un pubblico più ampio".

Inoltre un accordo del genere aiuta a guarda il Colosseo da una nuova prospettiva: "Le rievocazioni storiche, previste per il 7 e l'8 maggio al di fuori degli orari di riapertura al pubblico, sono state organizzate in collaborazione con le Associazioni Ars Dimicandi e il Gruppo Storico Romano, con le quali il PArCo ha siglato un protocollo d'intesa e di collaborazione scientifica finalizzato alla volontà di rovesciare decenni di stereotipi sul mondo dei gladiatori e di costituire un format di Festival itinerante nelle principali arene italiane destinato a divulgare il patrimonio storiografico riguardante il mondo della Gladiatura".

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