In coma dopo l’incidente sul quad a Zante: Valerio Bianchi rientra in Italia
È rientrato in Italia Valerio Bianchi, il ragazzo di 22 anni rimasto ferito gravemente in quad mentre si trovava in vacanza in Grecia con alcuni amici, sull'isola di Zante. Si trovava sul mezzo a quattro ruote quando è finito in un dirupo. I suoi amici hanno subito fatto scattare l'allarme. Sul posto, in breve tempo, è arrivato un ambulanza. Poi è stato trasferito nell'ospedale di Atene.
Nei giorni scorsi la madre di Bianchi, Ilaria de Paolis, infermiera al policlinico di Tor Vergata, aveva lanciato un appello per chiedere un volo di Stato che potesse riportare il figlio a casa nel minor tempo possibile. Il volo non è stato autorizzato per le condizioni cliniche del ventiduenne, così ha noleggiato un aereo privato grazie al contributo dei suoi colleghi che hanno organizzato una colletta per aiutarla. Il ragazzo è rientrato in Italia mercoledì sera, con atterraggio a Ciampino. Da lì è stato portato nel policlinico di Tor Vegata dove si trova in prognosi riservata.
L'incidente e i primi soccorsi
Avevano noleggiato i quad per visitare l'isola, quando c'è stato l'incidente. A far scattare l'allarme i suoi amici: "Sono stati i primi angeli, mi hanno avvertito dell'accaduto, sono morta in un momento – ha raccontato la madre a il Messaggero – Ma è a loro che deve la vita: uno lo teneva sveglio, l'altro chiamava i soccorsi".
I primi soccorsi sono arrivati da un'ambulanza nell'isola, dove è stato stabilizzato. Poi è stato trasferito ad Atene, nell'ospedale di Agios Savvas dove è arrivato in condizioni gravissime nel reparto di rianimazione. Le ferite riportato nello schianto sono state gravissime: emorragie interne, un trauma cranico e uno maxillofacciale. Dal giorno dell'incidente si trova in coma farmacologico.
L'appello per far tornare Valerio in Italia
Ciò che hanno fin da subito chiesto i familiari di Bianchi è che potesse rientrare nel minore tempo possibile in Italia. "Al momento Valerio è stabile ma non trasportabile, appena le condizioni lo consentano dovrà essere operato e solo dopo potrà essere rimpatriato per proseguire le cure nel nostro Paese, per questo Le chiedo supporto per la richiesta di volo di Stato". Questo è quanto chiedeva la mamma di Valerio a due giorni dal terribile incidente, in una lettera destinata al presidente della Repubblica.
Da parte di Palazzo Chigi era già arrivato l'ok al rimpatrio del ventiduenne (previo benestare da parte dei medici di Atene), è saltata l'ipotesi del volo di Stato: il quadro clinico risultava ancora complicato. Così è stato noleggiato un aereo privato, con i costi a carico della famiglia. Un primo contributo è arrivato dalla Regione Lazio che ha coperto la prima spesa di 21mila euro, il resto arriva dalla'iuto dei colleghi del Policlinico Tor Vergata, pronti a sostenere la madre di Valerio.