In carcere gli attivisti per il clima di Ultima Generazione: l’arresto dopo la protesta a Roma
Sono stati trasferiti in carcere i dodici attivisti per il clima di Ultima Generazione che ieri mattina, lunedì 4 dicembre 2023, hanno bloccato l'autostrada Roma Civitavecchia all'altezza di Torrimpietra incollando la propria mano all'asfalto. Sono stati trasferiti in carcere: usciranno soltanto mercoledì 6 dicembre quando, dopo due notti trascorse in prigione, alle ore 9 della mattina saranno processati per direttissima a Civitavecchia.
Il blocco a Torrimpietra, a Roma
Il blocco degli attivisti è stato organizzato lungo la via Aurelia. Gli attivisti si sono disposti lungo la strada alle 9.20 circa della mattina. Alcuni di loro hanno tenuto fra le mani gli striscioni arancioni della nuova campagna "Fondo riparazione", mentre altri hanno incollato la propria all'asfalto utilizzando una sabbia speciale che, una volta solidificata, rende più complessa la rimozione.
Un automobilista investe due attivisti
Come accade spesso durante le azioni di resistenza civile non violenta degli ambientalisti, automobiliste e automobilisti arrabbiati sono scesi dalle macchine per discutere con gli attivisti in protesta. Alcuni hanno urlato offese e minacce, si sono rivolti a loro prendendoli a parolacce. Uno, in particolare, ha provato a farsi strada utilizzando la corsia di emergenza. Una volta arrivato davanti agli attivisti, dopo aver provato ad alzare di peso le persone che bloccavano la strada è salito nuovamente in auto ed ha iniziato a dare gas, rischiando di investire due degli attivisti.
"Blocchiamo le strade perché così facendo la nostra voce arriva ai palazzi del potere, ma non solo – spiegano gli e le attiviste di Ultima Generazione – Il clamore creato dalle nostre azioni genera confronto. E dal confronto si genera l'opportunità di cambiamento".