video suggerito
video suggerito

In carcere da 22 anni per il femminicidio di Monica Moretti, esce e inizia a perseguitare una ragazza

L’ha conosciuta proprio all’interno dell’istituto penitenziario dove stava scontando la sua pena a 22 anni. Una volta uscito, Raimondo Gaspa ha iniziato a tormentarla. E lei ha sporto immediatamente denuncia.
A cura di Beatrice Tominic
255 CONDIVISIONI
I carabinieri nel corso del loro intervento. A destra la dottoressa Monica Maria Moretti, uccisa da Gaspa nel 2002.
I carabinieri nel corso del loro intervento. A destra la dottoressa Monica Maria Moretti, uccisa da Gaspa nel 2002.

Condannato a 22 anni per il femminicidio della dottoressa Monica Maria Moretti, uccisa a Sassari nel 2002, non appena uscito dal carcere ha iniziato a perseguitare una ragazza conosciuta all'interno dell'istituto penitenziario ed è tornato in cella, con un'ordinanza di custodia cautelare. È successo a Raimondo Gaspa, oggi cinquantaduenne. L'uomo era stato scarcerato lo scorso 21 aprile. Ma una volta uscito da Rebibbia, ha iniziato a molestare la ragazza, che ha prontamente sporto denuncia.

"Attinto da un irrefrenabile impulso criminale che lo ha portato a riprodurre comportamenti criminosi che denotano una vera e propria serialità", è stato il commento del Gip su Raimondo Gaspa.

I femminicidio della dottoressa Monica Maria Moretti a Sassari

Monica Moretta aveva 38 anni quando Raimondo Gaspa l'ha uccisa. Lavorava come medica urologa all'ospedale Santissima Annunziata, dove Gaspa era in cura, ma pare che non fosse un suo paziente. L'uomo aveva provato ad avere un contatto con lei, poi aveva iniziato a perseguitarla con decine di telefonate ogni giorno, anche una trentina. Lei ha minacciato di denunciarlo, ma non è riuscita a farlo. Alle 14.30 del 23 giugno del 2002 è stata massacrata con 50 coltellate nella sua camera da letto. Il killer ha poi tentato di cancellare ogni traccia bruciando il materasso in cui si trova il corpo della donna.

A lanciare l'allarme alcuni vicini che hanno visto il fumo uscire dalla casa. La donna era ancora sul letto, indossava un costume da bagno e aveva un coltello conficcato in gola. 

Le molestie appena uscito di prigione

L'ha conosciuta per caso, durante una visita in carcere. Era la fidanzata di un altro detenuto. Una volta uscito, però, ha iniziato a perseguitarla. La ragazza, appena ventenne, ha subito sporto denuncia. Ha riferito ai carabinieri che un uomo aveva iniziato a molestarla al telefono con pesanti proposte a sfondo sessuale. Preoccupata, questo atteggiamento l'aveva costretta a cambiare la propria residenza. Le indagini sono scattate immediatamente: una volta saputo che si trattava di Gaspa, gli inquirenti hanno continuato il loro intervento ancora più velocemente. Del caso si sono occupati i militari della Stazione di Roma Montespaccato, insieme a quelli del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trastevere.

Perseguitava la ragazza conosciuta in carcere per caso

Una volta rivoltasi ai carabinieri, la ventenne ha raccontato tutto ciò che le era accaduto, compresa la paura per se stessa e i suoi cari, derivata dal comportamento persecutorio di Gaspa. Le molestie sono scattate il giorno stesso in cui è uscito da carcere, il 21 aprile scorso. La ventenne ha ricevuto le prime due chiamate, in anonimo, in cui dall'altra parte del telefono le venivano fatte esplicite avances di natura sessuale. Stesso copione in un'altra chiamata del 9 maggio. In quel caso specifico, però, diceva anche di averla vista al supermercato. Dopo questa prima telefonata, nello stesso giorno, ne sono seguite altre 7 consecutive. Il 21 maggio ha effettuato altre due telefonate con numeri diversi dal privo, entrambi sconosciuti dalla ragazza.

Il provvedimento

Su delega della Procura i carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, stavolta in quello di Regina Coeli. Secondo il Gip del Tribunale di Roma che ha firmato l’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere, "l’uomo risulta ad oggi attinto da un irrefrenabile impulso criminale che lo ha portato a riprodurre, a poche ore dalla sua scarcerazione dopo 22 anni ristretto per l’omicidio volontario della donna di cui si era invaghito nel 2002, gravi condotte illecite ponendo in essere comportamenti criminosi che denotano una vera e propria serialità".

255 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views