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Imprenditore delle pompe funebri nasconde le ossa di una donna in giardino: denunciato

Ha ricevuto una denuncia per distruzione di cadavere e smaltimento illecito l’imprenditore quarantatreenne titolare di un’agenzia di pompe funebri, ritenuto responsabile di aver nascosto i resti di una donna morta nel giardino di una villa in cui viveva in affitto a Pescosolido, in provincia di Frosinone.
A cura di Alessia Rabbai
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Ha nascosto i resti di una donna nel giardino di una villa a Pescosolido, piccolo Comune in provincia di Frosinone. I carabinieri hanno denunciato un imprenditore quarantaquattrenne, titolare di un'agenzia di pompe funebri, per distruzione di cadavere e smaltimento illecito. È accusato di essersi sbarazzato delle ossa di un cadavere appartenenti ad una donna di origini abruzzesi delle quale si sarebbe dovuto occupare, nascondendole dentro ad un sacco e interrandole, invece di smaltirle regolarmente, come previsto dalla legge. L'uomo ha messo in atto la scorciatoia per risparmiare sui costi delle procedure necessarie. La notizia del rinvenimento delle ossa umane è trapelata ieri, ma i fatti risalgono allo scorso lunedì 15 marzo e commentarla è stata anche il sindaco Donato Bellisario, che ha spiegato come siano state messe in atto tutte le procedure previste dal caso, con il medico legale che ha fotografato le ossa poi affidate in custodia giudiziale al primo cittadino e poste al cimitero. Si tratta nello specifico di tredici costole, parte di una colonna vertebrale e un femore.

Le indagini sulle ossa nella villa a Pescosolido

Sin dal primo momento l'ipotesi degli investigatori è stata infatti quella che il giardino dell'abitazione veniva utilizzato da chi ci risiedeva come luogo come seppellire materiale organico, destinato invece, in quanto tale, allo smaltimento speciale. Secondo quanto ricostruito al momento in sede d'indagine l'imprenditore, che viveva in affitto nella villa del piccolo centro del Frusinate che conta circa 1500 anime, a trovare le ossa è stato un giardiniere, che stava tagliando il prato, che notando il sacco parzialmente nascosto nel terreno e ha subito allertato il proprietario, il quale si è dichiarato completamente all'oscuro dei fatti e che ha segnalato l'accaduto alle forze dell'ordine. Sulla macabra vicenda sono ancora in corso le indagini del carabinieri, che coordinati dalla Procura di competenza territoriale sono incaricati a far luce sull'intera dinamica dei fatti.

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